Come vi avevamo annunciato è tornata la neve sulle Alpi, tornerà anche sugli Appennini, le temperature dopo la lunga fase tardo-primaverile, si stanno riportando nelle medie del periodo, tutto questo a causa di una profonda saccatura nord-atlantica che sta penetrando fin nel cuore del Mediterraneo occidentale.
Le conseguenze di tale ingresso freddo e perturbato si faranno sentire per diversi giorni. Il transito verso oriente di tale saccatura sarà infatti bloccato dalla presenza dell’alta pressione russa, che tenderà a divenire russo-scandinava. Si creerà vale a dire un’area di alta pressione alle latitudini settentrionali europee, che traslerà verso nord-ovest ponendo i suoi massimi al suolo, dopo la metà settimana, sul settore scandinavo.
L’area ciclonica rimarrà pertanto “incastrata” sul Mediterraneo, dando vita ad una fase instabile/perturbata nella zona meridionale europea che durerà diversi giorni.
Si tratta, a parere di chi scrive, di una tipica fase primaverile che si protrarrà per circa una settimana, ma considerando il periodo di caldo anomalo da cui veniamo, potrà dare l’impressione di un ritorno all’inverno.
Come si uscirà da questa fase fresca e perturbata? Al momento i segnali sono ancora contraddittori, ne riparleremo nelle prossime puntate.