L’elemento saliente a breve termine.
Il rapido scivolamento depressionario, in atto, in direzione dell’Egeo, porterà un incremento nei valori di pressione sul Mediterraneo centro occidentale. Ferita barica che andrà a ricucirsi, favorendo un miglioramento delle condizioni meteo.
L’elemento saliente a medio termine.
Tuttavia non si avranno figure anticicloniche persistenti, soltanto una palude barica pronta ad essere conquistata dalle incursioni perturbate oceaniche. La ripresa ciclonica atlantica, con nucleo principale tra Islanda e Groenlandia, favorirebbe un calo pressiorio sull’Europa occidentale, con nuove sortite depressionarie pronte a gettarsi sull’Italia. Una è attesa per la prossima settimana, l’altra potrebbe investirci prossimi al giro di boa mensile.
L’elemento saliente a lungo termine.
Poche le variazioni attese, dovrebbe permanere un ampio sistema ciclonico a dominio dell’Atlantico, tale da mantenere in essere un’estrema vigoria autunnale.
Il trend a lungo termine:
Il parziale spostamento orientale del nucleo depressionario principale, direzione isole britanniche, potrebbe quindi sortire effetti perturbati, ulteriori, fin sulle nostre regioni.
Elementi di incertezza:
Un motore di così vaste proporzioni potrebbe apparire di facile predicibilità in quelli che saranno i movimenti sullo scacchiere continentale.
Tuttavia, lo ribadiamo, il ruolo oceanico è quanto mai importante. Non solo dal punto di vista ciclonico, anche da quello anticiclonico, riconducibile all’Alta Pressione delle Azzorre. Benché la sua influenza risulti minore del passato, perlomeno in termini di sortite mediterranee, i movimenti esercitati in Atlantico risultano fondamentali nel procacciare occasioni piovose oppure stabilizzanti.
Fattori di normalità climatica:
Osservando attentamente i diversi diagrammi termo-barici delle svariate località peninsulari, notiamo, e confermiamo, un rientro nella normalità termica stagionale.
Quel che appare importante sottolineare è l’ondulazione della curva relativa alle precipitazioni, che non appare mai piatta. Ciò significa che, con più o meno intensità, le correnti zonali riusciranno ad esercitare la propria influenza anche sulle nostre regioni.
Focus: evoluzione sino al 16 ottobre 2008
Primo step previsionale che ci condurrà, rapidamente, alla nuova settimana. Gli strascichi perturbati del sabato, domani, nonché le sembianze climatiche invernali, lasceranno strada ad un aumento della pressione sui nostri bacini. Ciò significa che avremo un diffuso miglioramento, tuttavia il cielo non sempre si presenterà sereno. Le nubi presenti al nord, dalla giornata di martedì, testimonieranno la relativa vicinanza umida atlantica, diretta sull’Europa centro occidentale.
Ed è proprio a tal flusso che dovremo guardare per comprendere il tempo atteso fino alla metà del mese. Dovrebbe difatti esserci un nuovo passaggio perturbato, stavolta meno freddo, dal mercoledì. Un peggioramento intenso e diffuso, meno rapido del precedente. Il successivo miglioramento dovrebbe rivelarsi effimero, perchè all’orizzonte si scorge una nuova onda ciclonica di matrice oceanica, pronta ad insinuarsi nei meandri del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 21 ottobre 2008
Un trend meteorologico autunnale che potrebbe accompagnarci sino all’ingresso in ultima decade, ma in balia dell’umido flusso zonale.
In conclusione.
Analisi odierna che propone, quindi, importanti novità. Non anto in termini circolatori continentali, bensì in termini di effetti sulle nostre regioni. Un Autunno pronto a riconquistare la scena meteorologica.