Via la perturbazione:
stiamo archiviando un’ondata di maltempo localmente importante, dettata dall’intervento di una perturbazione inizialmente atlantica ma che successivamente divenne mediterranea. Le precipitazioni ad essa associate hanno assunto carattere di rovescio o temporale, così come si conviene al cuore della stagione primaverile. Su alcune regioni sono caduti oltre 100 mm di pioggia, su molte altre gli accumuli hanno varcato la soglia dei 50 mm. Non solo. Il vento prima occidentale poi settentrionale ha spazzato le nostre coste e ha causato un visto abbassamento delle temperature.
Variabilità atlantica:
l’attuale configurazione barica contempla una netta contrapposizione tra la Depressione d’Islanda e il timido tentativo di rimonta anticiclonica sul bacino del Mediterraneo. La circolazione atlantica ne limiterà le velleità di conquista, esponendoci ad ulteriori apporti instabili da qui al fine settimana.
Italia spaccata in due:
la disputa suddetta ci consegnerà un’Italia spaccata in due: mentre al Nord e in parte anche al Centro continueranno a manifestarsi condizioni d’instabilità, Sud e Isole potranno godere di un netto miglioramento fin dalla giornata di venerdì. Ciò che andrà ad accomunare un po’ tutte le regioni è il netto rialzo termico che verrà registrato tra sabato e domenica.
A proposito di temperature:
non possiamo non evidenziare il violentissimo rialzo termico atteso. Già domenica i termometri guadagneranno parecchi gradi, ma sarà nella prima metà della prossima settimana che la colonnina di mercurio esploderà verso l’alto. Si prevedono aumenti di 10-15°C, addirittura in alcune regioni – ad esempio in Sardegna – potrebbero arrivare a 17-18°C. Facendo due calcoli è lecito supporre picchi di oltre 35°C in molte città d’Italia.
Quanto durerà l’ondata di caldo?:
stante le ultime emissioni modellistiche, la fase acuta non dovrebbe superare i 3-4 giorni. Tuttavia, giusto dirlo, le temperature potrebbero mantenersi al di sopra delle medie stagionali fin verso metà mese. Ciò che preoccupa è l’eventuale cambio circolatorio che potrebbe intervenire attorno al 10: s’ipotizza la resa dell’Alta Africana e l’intrusione di sbuffi instabili che andrebbero a scatenare violenti temporali.
Focus: evoluzione sino al 12 maggio 2015
Le condizioni del tempo si manterranno instabili al Centro Nord e come detto vi saranno piogge – a tratti temporali – almeno sino alla giornata di domenica. Al Sud e nelle due Isole Maggiori il miglioramento si avvertirà prima e le temperature inizieranno a salire.
Miglioramento che si farà largo, a spallate, a partire da lunedì prossimo quando sulla scena irromperà prepotentemente l’Anticiclone Africano. A quel punto avrà inizio la prima, possente ondata di caldo del 2015. Oltre al bel tempo e alla sostanziale assenza di fenomeni, avremo temperature molto alte: le massime potrebbero raggiungere, localmente superare, i 35°C in molte città d’Italia.
Evoluzione sino al 17 maggio 2015
Nel periodo successivo, da metà mese in poi, potrebbe riaffacciarsi l’instabilità su tutte le nostre regioni. C’è chi propone crescenti infiltrazioni atlantiche, chi addirittura un’incursione d’aria fresca da nord. A prescindere dalla matrice del peggioramento, il rischio che possano svilupparsi temporali violentissimi diverrebbe altissimo.
In conclusione.
Primavera destinata a proseguire sulla strada della variabilità meteo-climatica, proponendoci – dopo il bel tempo e i temporali – anche la prima intensa sfuriata africana dell’anno.