Dopo le temperature molto alte misurate nei giorni scorsi sulla Tunisia, con +43°C a Tunisi, simili temperature si stanno toccando in queste ore su Sicilia e Calabria, avvinte da un’ondata di calore come se ne verificano solamente 2 o 3 in media per ogni estate.
Mentre il Nord Italia, con parte del Centro, è stato interessato dal passaggio di nuvole temporalesche, con temperature che sono rimaste nella norma, o lievemente al di sotto, a causa del passaggio di una saccatura di origine atlantica, sul Meridione le cose stanno andando diversamente.
Qui resiste un lembo dell’Anticiclone Africano che si era esteso, nei giorni passati, sul Mediterraneo centro occidentale.
Su Sicilia e Calabria le isoterme hanno raggiunto, oggi, i 25-26°C ad 850 hPa (Trapani, per la precisione, mostrava una temperatura di +24,6°C, alle ore 12 UTC, con zero termico salito a 4700 metri di altezza), ed inoltre i venti in quota soffiano da sud ovest, portando la calura direttamente dal cuore del Continente Africano e dai suoi deserti.
L’immagine satellitare al visibile delle ore 16 di oggi mostra chiaramente la “foschia” dovuta alle sottilissime particelle di polveri desertiche, così piccole da poter essere trasportate facilmente dai venti.
Tali polveri si sono estese fino alla Puglia.
Occorre dire che la dicitura “sabbia del deserto” è impropria: le polveri desertiche che giungono sulle nostre regioni sono di diametro piccolissimo, dell’ordine dei millesimi di millimetro, e non vanno confuse con i granelli di sabbia, che neanche i venti più impetuosi sono in grado di trasportare per più di qualche centinaio di metri, a causa del loro peso!
Per la cronaca, le temperature massime di oggi hanno toccato i +41°C a Catania, +38°C a Foggia, Bari e Lecce, +37°C a Lamezia Terme e Reggio Calabria.