In un autunno che procede estremamente a rilento, capace di mostrare per il momento solo bagliori timidi e momentanei, probabilmente è necessario un notevole sconvolgimento barico che possa porre fine alla perenne azione dell’alta pressione in stile estivo. La grande azione rivoluzionaria potrebbe non tardare più di tanto ad arrivare, in quanto le proiezioni modellistiche sembrano individuarla con sempre maggiore convinzione e con un’unione di vedute da non sottovalutare. Fra gli elementi che andranno a determinare questo brusco cambiamento vi è anzitutto un rallentamento repentino del Vortice Polare in sede artica, con l’anticiclone euro-atlantico pronto a spingere in modo in modo da catapultare una corposa invasione di correnti molto fredde proprio lungo i meridiani centrali europei.
Gli scenari che vanno per la maggiore sembrano propendere per questo repentino cambio circolatorio sullo scacchiere euro-atlantico, che inizierebbe a mostrare le ripercussioni sull’Italia a partire dal 5 ottobre. Il veloce cedimento barico operato dalla saccatura aprirebbe infatti la strada ad un generale peggioramento ad iniziare dal Nord Italia, che verrebbe poi rapidamente esaltato dal carico d’aria fredda al seguito. Troppo presto fare ipotesi troppo dettagliate di quel che accadrà sull’Italia: il quadro è ancora mutevole e non è chiaro quanto l’anticiclone sarà disposto a cedere il campo o se proverà a mantenere l’ala orientale fino a ridosso del nostro Paese.