Autunno alluvionale: per alcune regioni del Sud Italia, Isole comprese, la proiezioni che vennero stilate a inizio stagione si stanno rivelando – ahi noi – azzeccatissime. Le ondate di maltempo hanno assunto, sovente, carattere d’eccezionalità per intensità e ripetitività. L’ultima in ordine di tempo, speriamo anche d’importanza, è quella che sta per investire le regioni meridionali.
Dinamiche consolidate: l’estrema dinamicità autunnale non deve trarre in inganno. La successione tra fasi anticicloniche e ondate di maltempo ha percorso binari prestabiliti e i cambi di direzione sono stati minimi. L’alternanza è sempre quella: rimonte anticicloniche africane e a seguire incursioni d’aria fredda sui nostri mari. Sbalzi termici così imponenti non possono far altro che sfociare in temibili strutture cicloniche.
Tornerà l’Anticiclone africano: nell’ottica delle dinamiche consolidate, ecco che l’imminente miglioramento verrà coadiuvato – guarda caso – dall’Alta Africana. Tornerà nel fine settimana e potrebbe traghettarci al passaggio di testimone tra ottobre e novembre.
Temperature superiori alla norma: inevitabile, trattandosi dell’africano, attendersi un cospicuo aumento delle temperature. Temperature che dovrebbero attestarsi, almeno per qualche giorno, ben al di sopra delle medie stagionali. Insomma, tornerà il clima mite.
Uno sguardo all’Atlantico: al momento non sembrano sussistere le condizioni per nuove intrusioni d’aria fredda da est, piuttosto si dovrà prestare attenzione al cedimento del muro anticiclonico atlantico perché se confermato lascerebbe filtrare perturbazioni più o meno incisive sull’Europa occidentale.
Non a caso, già da metà della prossima settimana, crescenti infiltrazioni instabili potrebbero riaffacciarsi sulle regioni di Nordovest dando luogo ad un graduale decadimento delle condizioni meteo. Da valutare un eventuale coinvolgimento delle Centrali tirreniche, mentre al Sud ci aspettiamo una maggiore tenuta anticiclonica e pertanto la prosecuzione del bel tempo.