Un buongiorno a tutti. Non potremo certo dire che la settimana passata sia stata noiosa, monotona, priva di spunti di interesse. Se ci fermassimo ad osservare le condizioni meteo odierne, non si avrebbe l’idea del repentino cambiamento che, nell’arco di 48 ore, ci ha catapultato all’interno della maturità autunnale. Un passaggio di testimone che avverrà, astronomicamente, fra qualche giorno, nel mentre, però, le parvenze climatiche saranno quelle della nuova stagione.
Ripercorriamo rapidamente quanto accaduto. A ritroso, giungiamo all’inizio della scorsa settimana, allorquando le condizioni meteo, su tutte le nostre regioni, si manifestavano estive. Temperature estremamente elevate, in modo particolare al sud e sulle isole maggiori, cadevano record termici settembrini. L’aria calda, venuta dal nord Africa, rendeva le giornate afose, fastidiose fisicamente. Eppure v’erano aree dell’Europa ove piogge, super temporali, grandinate, la facevano da padrone. E’ stato il caso della penisola iberica, così come della Francia.
Paesi investiti dai refoli freschi atlantici, in grado di enfatizzare quei pesanti contrasti termici alla base di fenomeni violenti. Tale osservazione ci ha portato a tracciare una previsione che comunque non esulava dall’analisi dei vari Global Models. La riprova dell’imprevedibilità di determinati eventi si è avuta sin da venerdì, quando massicci fortunali causavano danni al nord e sulla Sardegna, preannunciando l’intensa fase di maltempo del week end.
Oggi, lunedì, permangono strascichi di quella che possiamo definire come la prima vera perturbazione autunnale. Vengono difatti segnalate delle grandinate sulle regioni nord occidentali, causate dal transito di una goccia fredda, un’area di Bassa Pressione in quota, in rapido scivolamento sud orientale. Se osservassimo l’immagine satellitare mattutina ci potremmo rendere conto dei corpi nuvolosi sparsi per l’Italia, tuttavia risulterebbe evidente lo spostamento perturbato in direzione dei Balcani.
La vicinanza sarà comunque tale da non favorire un netto e diffuso miglioramento. Persisterà l’instabilità, così come mostrato dalle mappe relative alle precipitazioni, localmente intensa. Se dapprima, in mattinata, verranno interessate le regioni settentrionali, ovest su tutte, nel corso della giornata, in particolare al pomeriggio, ecco che rovesci e temporali viaggeranno rapidi verso sud, addentrandosi anche al centro. Dovrebbero risentirne maggiormente Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise e Puglia.
Altro elemento di interesse, le temperature. Il brusco calo, in alcuni casi sino a 15 gradi in meno rispetto a metà della scorsa settimana, va arrestandosi. Giungono correnti prevalentemente settentrionali, richiamate dalla Russia europea laddove opera una depressione di origine Artica. Figura che, nel corso della settimana, potrebbe avere un ruolo estremamente importante anche per le sorti peninsulari. Viene infatti vista la traslazione retrograda verso ovest, il che deporrebbe a favore di una fase termicamente tardo autunnale e nuova instabilità su diverse regioni dello stivale.
Siamo dinanzi ad un avvio stagionale brusco, muscolare. Passaggi repentini dal caldo al freddo non sono frequenti, tuttavia, specie nel corso degli ultimi anni, ci si è abituati a degli eccessi termici che sino a poco tempo fa erano la prerogativa dei clima continentali, non certo del Mediterraneo.