ALTA PRESSIONE SI MANGIA INIZIO INVERNO – E’ un anticiclone davvero tenace e duraturo quello che sta caratterizzando quest’inizio dicembre: è una situazione che inevitabilmente ricorda quanto accaduto a novembre, quando il periodo di stabilità anticiclonico perdurò per ben tre settimane. Probabilmente stavolta non arriveremo a tanto, ma l’alta pressione si farà ancora notare per molti giorni ancora e probabilmente ancora per tutta la prossima settimana. E’ un anticiclone comunque indebolito, che già sta avendo a che fare con infiltrazioni instabili destinate ad accentuarsi nel corso del Ponte dell’Immacolata: ci sarà spazio per molte nubi e qualche pioggia, ma nulla comunque di serio. E d’altronde il bel tempo non è mai certo sinonimo dell’anticiclone invernale, in virtù di nubi basse e nebbie favorite dalle alte pressione di questo periodo.
METEO DI META’ MESE, STOP ANTICICLONE – Sono confermati i segnali di cambiamento attesi nel corso della seconda decade mensile: verso Santa Lucia (tra il 13 ed il 14) avremo infatti un cedimento ben più netto dell’anticiclone che favorirà l’abbassamento del flusso perturbato atlantico: ciò significa che torneranno le piogge, soprattutto al Centro-Nord, e anche la neve ma solo in montagna. In questa fase il meteo resterà ancora relativamente mite, ma l’arrivo di perturbazioni rappresenterà una svolta meteo davvero importante. Le temperature diminuiranno solo in parte, ma se dovessero giungere delle conferme al cambiamento atteso a metà mese, verrebbe ripulita l’aria dallo strato di nebbie ed inquinanti che indugiano soprattutto sulle città di pianura del Nord: la qualità dell’aria peggiora giorno dopo giorno con l’insistenza così forte dell’anticiclone.
QUANDO ARRIVERA’ FREDDO INVERNALE? – Il ritorno delle perturbazioni atlantiche da metà mese potrebbe rappresentare una prima manovra verso la rinascita di un inverno partito in modo così anonimo, dopo il breve episodio freddo che aveva caratterizzato parte della terza decade di novembre. Il flusso perturbato, in discesa fino alle nostre latitudini, farà infatti salire la possibilità a seguire d’eventuali discese fredde dall’artico, senza più l’opposizione così tenace di un anticiclone afro-mediterraneo a far da scudo. Probabilmente non avremo alcuna colata fredda significativa prima della terza decade mensile, ma nonostante la così elevata distanza temporale non è da ritenersi così improbabile, come tendenza, che l’inverno possa riuscire a dire la sua, con un primo ruggito freddo entro la fine dell’anno capace di portar freddo ed anche neve a quote basse.
CONCLUSIONI – Di sicuro, in prospettiva, da qui a poco più di una settimana le perturbazioni dovrebbero riportare di nuovo le piogge ed anche la neve in montagna, di cui c’è tanto bisogno per il turismo invernale, con clima ben più consono per il periodo. Per il vero inverno c’è tempo, naturalmente!