La tendenza meteo per le prossime 2 settimane, la cronaca meteo, ovvero il tempo che fa, hanno poche affinità, per parte d’Italia, del tipico clima del nostro Paese. Le cause scatenanti di questa variazione sono molteplici, e sovente, a torto o a ragione, sono attribuite all’assenza dell’Alta Pressione delle Azzorre.
E’ sopratutto il mese di Luglio ad essere candidato, sino a Ferragosto, come tra i periodo dell’anno dove si parla più spesso di tropicalizzazione del clima. Anche se questa affermazione appare più che altro una forzatura, in quanto ci sembra più una tendenza verso un clima continentale. Caldo afoso, temporali come quelli che vediamo in Italia, alla medesima latitudine succedono in altre aree del Pianeta.
Ma tali cambiamenti non sono tangibili solo nel nostro Paese: nelle Isole Britanniche la siccità, il caldo hanno favorito lo scatenarsi di vari incendi. In Francia, dopo il caldo, il transito, mercoledì 4, una perturbazione estiva ha causato temporali di immane violenza, con tornado, nubifragi, tempeste di fulmini, grandine gigante anche grossa 10 cm di diametro.
Poi ci sono i temporali fuori stagione che nelle scorse settimane si sono visti in pieno Mediterraneo, gli stessi che probabilmente torneranno poco prima di metà mese.
A metà Luglio eravamo soliti osservare una riduzione della calura data dal Solleone, mentre or ora le previsioni prospettano persino una burrasca estiva, e quindi non solo un refrigerio, bensì pioggia e temporali che a macchia di leopardo, con intensità localmente inaudita, che si manifesterebbero anche al Sud Italia.
Ma queste sono previsioni.
La cronaca, quindi la realtà tangibile dei fatti, rinnova eventi meteo con piogge di intensità monsonica.
Ne hanno ampiamente parlato le cronache come l’alluvione lampo nella tranquilla zona di Moena in Trentino. Avrete sentito di come un automobilista sia rimasto intrappolato nella sua auto in Piemonte in un sottopasso durante un nubifragio violentissimo. E di situazioni analoghe ne sono avvenute tante in questa Estate.
Nel milanese, in Lombardia, i giornali hanno scritto dei temporali che hanno interessato l’area metropolitana orientale questi giorni, causando molti danni, e piogge ancora una volta monsoniche, anche ben oltre i 100 millimetri di in un’ora.
Per intenderci, 100 millimetri di pioggia in un’ora equivalgono a 100 litri di acqua per metro quadro, ovvero in 1 km quadrato 1 litro di pioggia cauta equivale a 10mila litri, perciò 100 millimetri di pioggia diventano 1.000.000, sì un milione di litri d’acqua.
Sono questi numeri a causare devastazioni, allagamenti, se poi teniamo conto che in alcune località è piovuto anche di più, il disastro è una conseguenza inevitabile e viene chiamata alluvione lampo, perché fulminea, imprevedibile.
Ed è la novità di questi anni: piove meno spesso e con maggior violenza, sono in aumento la concentrazione di nubifragi, alluvioni lampo, tanto che in varie aree del Pianeta è crescita la quantità di pioggia che cade durante l’anno, a discapito del numero dei giorni che è in diminuzione. E ciò succede in Italia.
Non vi sembra paradossale che il deficit pluviometrico di una regione di oltre 25.000 km/q come la Sardegna sia stato risolto dalle piogge cadute nel mese di Maggio? Periodo dell’anno che solitamente vede una fase pre-siccitosa. E a Giugno, sempre in Sardegna, è piovuto ovunque oltre la media.
Vogliamo parlare della Sicilia? In pochi giorni alcune località hanno avuto tanta pioggia quanto quella caduta nei 6 mesi precedenti.
Questi giorni l’Italia è afflitta dal caldo, in genere afoso. C’è bel tempo al Centro e Sud italia dove il tempo è estivo, mentre ci sono ricorrenti forti temporali, anche se distribuiti a macchia di leopardo al Nord. Ma anche questo tipo di tempo è estivo per queste zone.
L’anomalia sono l’intensità dei nubifragi, così esagerata da cagionare danni, disagi, mettere a repentaglio la vita delle persone.
E le previsioni, per certi versi sono pessime: dapprima avremo un periodo molto caldo e afoso, mentre dopo la calura, tra circa una settimana si potrebbe avere un massiccio peggioramento che potrebbe coinvolgere anche le regioni a clima mediterraneo, quelle dove d’Estate non dovrebbe piovere quasi mai.
E con il mix di mari caldi, caldo e umidità nell’aria, il rischio di eventi meteo estremi si moltiplica varie volte.
Insomma, è in atto un cambiamento del clima, e non è una nostra teoria.