Non ci sono più le mezze stagioni, o forse sì. Dipende dai punti di vista, dipende da cosa s’intende per mezza stagione. Volendo assimilare il concetto, giustamente, alle stagioni di transizione – quindi primavera e autunno – diciamo che negli ultimi anni è capitato sempre più spesso di passare dall’estate all’inverno e dall’inverno all’estate, saltando a piedi pari primavera e autunno.
Quest’anno sembrava che le cose potessero andare diversamente, settembre aveva lanciato segnali incoraggianti ma poi è arrivato ottobre e quella che tecnicamente prende il nome di “ottobrata” è diventato un lungo periodo di Alta Pressione. Alta Pressione e alte temperature, giusto rimarcarlo. E non ci stiamo riferendo soltanto all’Italia, dobbiamo per forza di cose allargare il campo di osservazione ampliandolo all’Europa intera.
Con novembre tutto è cambiato. Con novembre abbiamo iniziato a parlare di freddo, di neve, di basse temperature, di anomalie termiche negative. Forse stiamo già parlando d’inverno, anzi, togliamo pure il forse. Pare che la stagione invernale sia già dietro l’angolo e guardando le mappe di previsioni in effetti il sospetto è più che fondato. C’è chi dice che il freddo di oggi è il preludio a un inverno mite, chi invece sostiene che le dinamiche dell’atmosfera ci stanno dando suggerimenti importanti. Suggerimenti di un cambiamento circolatorio importante, iniziato probabilmente negli ultimi anni e destinato a sfociare in stagioni invernali via via più fredde.
Succederà già quest’anno? La risposta non c’è, non potrebbe essere altrimenti. Non siamo così presuntuosi da sostenere che l’inverno sarà mite, oppure freddo. Siamo consapevoli che occorre pazientare e attendere che arrivino le risposte. Non tarderanno ad arrivare, fidatevi, perché già a fine mese – o ai primi di dicembre – saremo in grado di farvi sapere qualcosa di più.
Saremo in grado di farvi sapere se le proiezioni stagionali potranno rispettare le consegne, oppure no. Proiezioni, badate bene, non previsioni. Non facciamo sempre lo stesso errore, ovvero quello di considerare trend stagionali come vere previsioni. Sono trend e in quanto tali potrebbero cambiare da un giorno all’altro. Dopo tutto cambiano le previsioni, figuriamoci i trend.
Ed è per questo motivo che fare una cronaca dell’inverno che sarà, oggi, è un gioco al massacro. Lasciamo perdere, non è il caso, lasciamo che la natura faccia il suo corso poi tireremo le somme. Come ogni anno del resto. Come ogni anno potremo rispondere ai mille quesiti che vi state ponendo solamente con dati certi in mano. Non prima.