Tempesta di neve a Zagabria, capitale della Croazia, dalla sera di venerdì 7 dicembre, accompagnata da raffiche di vento a 80-90 km/h e da temperature ampiamente negative. Alla stazione Gric la neve alle 18 GMT era alta 45 cm, 41 cm l’altezza del manto nevoso alla stazione Maksimir, 40 a Pleso. Sospesi i servizi di trasporto pubblico nella capitale, disagi nel traffico ferroviario con forti ritardi sulla linea ad alta velocità per Split, bloccato l’aeroporto. Gran neve un po’ in tutta la Croazia, anche sull’Adriatico, almeno per i settori più settentrionali del paese (6 cm a Rijeka) . Nevicate abbondantissime in quota, a Parg (m 863) i 33 mm di precipitazione nevosa tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato hanno portato il manto nevoso da 22 a 84 cm, ai 1594 m dello Zavizan la neve ha raggiunto il metro. Sulle coste meridionali del paese, forti piogge, con 65 mm in 24 ore a Ploce e 36 a Dubrovnik.
Forte maltempo anche nella vicina Slovenia. A Lubiana alle 18 GMT di sabato si misuravano oltre 20 cm di neve, a Novo Mesto (220 m) alla stessa ora c’erano 51 cm di neve, dopo 32 mm di precipitazione nevosa in 24 ore. 57 cm l’altezza della neve a Lisca (m 943), più in alto si supera il metro. Neve anche sulle coste, a Portoroz alle 6 GMT di sabato c’erano 11 cm al suolo, dopo 23 mm di precipitazione prima piovosa poi nevosa nelle 12 ore precedenti.
Maltempo anche in Bosnia-Erzegovina, dove però la neve sabato 8 dicembre è rimasta relegata solo oltre i 600 metri, ma con quota neve in calo tra il pomeriggio e la sera, tanto che alle 18 GMT 5 cm di manto bianco coprivano Sarajevo, dove fino a mezzogiorno pioveva. Tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 63 mm di pioggia a Mostar, 42 mm di precipitazione nevosa ai 2070 m della Bjelasnica (manto nevoso cresciuto da 32 a 74 cm). Anche in Montenegro precipitazioni abbondanti sabato, nevose oltre i 600 metri. A Podgorica caduti 60 mm di pioggia in 24 ore, a Bar 71, a Niksic (m 647) i 48 mm di precipitazione nevosa tra le 18 GMT di venerdì e le 12 GMT di sabato hanno apportato 30 cm di neve fresca. Neve anche in Serbia, a Belgrado 9 cm alle 18 GMT di sabato.
Forti piogge, accompagnate da temporali, anche in Grecia nordoccidentale. Tra le 6 e le 18 GMT di sabato, 70 mm ad Andravida e 47 a Kerkyra (qui 17 mm erano già caduti nelle 6 ore precedenti).
Gelo molto intenso, con minime localmente sotto i -15°C, e anche neve in Polonia sabato 8 dicembre. Per quanto riguarda le minime, segnaliamo Jelenia Gora -20,8°C, Katowice e Opole -17,1°C, Cracovia -16,8°C, Wielun -16,3°C, Zakopane -15,9°C, Wroclaw -15,4°C. Gran gelo anche in Repubblica Ceca, dove nessuna stazione ha superato sabato gli 0°C nei valori massimi, mentre molte minime sono scese sotto -10°C. Da segnalare, Usti Nad Orlici -17,6°C, Pardubice -16,0°C, Ostrava e Pec Pod Snezkou -15,5°C, Liberec -15,2°C. -10,7°C la minima di Praga/Ruzyne.
Forti piogge in Libano tra giovedì 6 e venerdì 7 dicembre. Tra le 6 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 201 mm a Tripoli. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 38 mm a Beirut e 35 a Hoche-al-Oumara.
Un formidabile temporale ha colpito Buenos Aires giovedì 6 dicembre. Si è trattato del terzo evento estremo in poche settimane nella capitale argentina, anche questo come i precedenti ha causato allagamenti, colpendo in particolare i quartieri Nunez, Villa Crespo, Palermo e Belgrano. Tra le 18 e le 24 GMT di giovedì, sono caduti 123 mm di pioggia all’Aeroparque (27 mm erano già caduti nelle 6 ore precedenti), mentre all’aeroporto Ezeiza sono caduti 48 mm tra le 12 e le 18 GMT e ulteriori 6 mm nelle 6 ore successive.
Nello stesso giorno, gran caldo nel nord dell’Argentina, con temperature che hanno superato ampiamente i 40°C, come pure in Bolivia. In Argentina, Santiago del Estero 42,5°C, La Rioja 41,6°C, Catamarca 41,0°C, Oran 40,0°C, Chamical e Las Lomitas 39,0°C. In Bolivia, 41,0°C a Bermejo.
Sfiorato il record assoluto di caldo a Windhoek (m 1728), capitale della Namibia, con 38,5°C venerdì 7 e 38,7°C sabato 8 dicembre, il record di 39,5°C è stato stabilito quest’anno, a gennaio, nella più grande ondata di caldo della storia della Namibia.