I modelli matematici di previsione, da giorni, stanno cercando di inquadrare al meglio quella che potrebbe essere l’evoluzione meteo climatica della prossima settimana.
Hanno avuto difficoltà, le hanno tutt’ora. Però c’è una tesi prevalente, tesi che negli ultimi giorni sembra aver presto il sopravvento. Tesi che peraltro era stata paventata tempo addietro, poi rivista, infine riconfermata. Quando ciò accade, lo scriviamo per esperienza, è lecito attendersi una realtà non dissimile dall’ultimo trend disegnato.
Stiamo parlando di una crisi ciclonica duratura. Crisi che sta per iniziare e che dobbiamo spiegare step by step. Come ben saprete stasera arriverà una perturbazione da nordovest, piomberà sul Mar Ligure e scaverà un Vortice Ciclonico. Questo Vortice, a suo volta, si approfondirà trovando il sostegno dell’aria fredda – c’è un’irruzione in atto – presente sull’Europa orientale.
A quel punto, già a partire da domenica, il quadro meteo climatico subirà l’ennesimo ribaltone. Si tornerà a parlare di piogge, temporali, grandinate, freddo. Anche neve. Perché le temperature sono attese in brusco abbassamento, anche stavolta. Non quanto lo scorso weekend, ma si orienteranno al di sotto delle medie stagionali praticamente ovunque.
Questo è il futuro più immediato. Ma cosa ci riserverà la prossima settimana? Diciamo questo, che la prima parte sarà certamente condizionata dal Vortice che difatti andrà a posizionarsi proprio sulle nostre regioni centro meridionali. Poi, nella seconda parte, attenzione alla riapertura della porta atlantica.
L’Alta Pressione che sta andando a coinvolgere l’Europa occidentale dovrebbe cedere sotto i colpi di ringalluzzite depressioni oceaniche. Così facendo gli impulsi perturbati potrebbero approfittare della ferita mediterranea per inserirsi sui nostri mari. Ed ecco che il Vortice troverebbe nuova linfa, nuovo carburante destinato a perpetuare un quadro meteorologico fortemente instabile.
Questa, quindi, l’ipotesi prevalente. Si andrebbe oltre il 20 maggio, peraltro scorgendo le linee di tendenza per l’ultima settimana di maggio non siamo in grado d’intravedere miglioramenti degni di questo nome. Rimonte anticicloniche durature, capaci di portare caldo d’estate e sancire l’inizio della bella stagione, per il momento non se ne vedono. Ma siamo consci che, visto il periodo, le sorprese e i ribaltoni potrebbero essere sempre dietro l’angolo.