Meteo estremo 2017. Aggiornamento del mattino di mercoledì 1 Febbraio dell’ultimo run ECMWF disponibile, di cui disponiamo tutti i run paralleli. Abbiamo ben 50 proiezioni che si spingono sino a 15 giorni di previsione.
I run paralleli sono elaborazioni parallele dello stesso modello matematico, il prodotto si chiama ECMWF/EPS e raggiunge periodi di previsione più lunghi dei 10 giorni pubblici.
Lo ripetiamo come sempre: servono conferme, nei prossimi giorni. I cambiamenti che vedremo oggi, perché è altamente possibile che vi siano, sono da tener conto, ma non sono definitivi, come non lo è la previsione indicata nel run oggetto di questo approfondimento. Questa è solo un’analisi, non è una previsione meteo.
COSA SAPPIAMO DI NUOVO.
“Il run pubblicato ieri, il 12Z del 31/01/2017 non è fuori schema rispetto agli altri, è il più freddo, con isoterma a 850 hPa, per esempio a Milano di -15 per il 10 Febbraio, mentre il run detto di controllo la vedeva a -13°C. Per il periodo 10-15 Febbraio si nota una certa densità di proiezioni che sono favorevoli ad un’ondata di gelo sul Centro Nord Italia, con successivo peggioramento e neve abbondante in Val Padana. Il peggioramento con riscaldamento verso fine periodo, generebbe piogge in Toscana.
Come già si scriveva ieri, l’irruzione fredda viene prospettata anche con precipitazioni, specie al Centro Sud, ma pure sul Nord Italia, anche se durante il periodo gelido, sarebbero effimere.”
Era nell’aria, lo avevamo scritto nei siti web del nostro network, che i modelli matematici nella versione non ufficiale, avevano individuato la probabilità, non certezza, della genesi di un’ondata di gelo di portata straordinaria.
La sera di martedì 31/01/2017, il modello matematico ECMWF indicava che a partire dal 9-10 Febbraio si potrebbe realizzare un evento, che se sarà confermato, potrebbe essere di rilevanza storica, con temperature che in varie città europee e del Nord Italia (che sarebbe l’aria maggiormente colpita) potrebbero sfiorare i loro valori record.
Osservando l’entità di gelo in arrivo in Russia già ieri mattina abbiamo analizzato l’origine dei -42°C a Mosca nel Gennaio 1940, quando si realizzò un’ondata di gelo che raggiunse l’Italia dove caddero 35 cm di neve a Roma e Napoli paralizzando la circolazione ferroviaria. Il gelo investì con irruenza il nostro Paese con danni e disagi.
Lo scriviamo ancora, invitiamo tutti a mantenere la calma. Sono proiezioni che anche se derivanti da condizioni ideali all’evento che si realizzerebbero già vari giorni precedenti, necessiteranno di conferme.
Infine, in modelli matematici di mappe che non è consentita la pubblicazione si osserva come qualche giorno dopo l’irruzione gelida, sul Nord Italia si avrebbero precipitazioni intense. Queste, se confermato tutto ciò che è stato scritto, sarebbe causa di ingenti nevicate in pianura.
Vi lasciamo alcune mappe che in venti anni non abbiamo mai visto prima, neppure quando i modelli matematici esordivano con continue ondate di gelo che poi venivano smentite.
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