Autunno, stagione di contrasti:
è risaputo: le stagioni transitorie sono spesso caratterizzate da evidenti contrapposizione bariche. E contrapposizioni bariche si traduce, talvolta, in corposi contrasti termici. L’esempio lampante lo abbiamo in questi giorni, condizionati pesantemente da due circolazione diametralmente opposte: ad ovest l’Atlantico, ad est l’Artico Russo.
Italia nel mezzo:
il nostro Paese, come sottolineammo la volta scorsa, si trova tra i due fuochi. A poco serve il canale anticiclonico che dal nord Africa si estende sulla Scandinavia, difatti prima le correnti fresche orientali ed ora i primi sbuffi d’aria umida da ovest hanno e stanno rendendo le condizioni meteorologiche estremamente variabili.
L’estate, l’autunno e l’inverno:
no, non stiamo dando i numeri. Perché tornando per un attimo alla configurazione barica succitata, dobbiamo aggiungere che il tempo in Europa sta mostrando le caratteristiche delle stagioni menzionate. L’estate abbracciava, sino a qualche giorno fa, la Penisola Iberica e vaste zone della Francia. L’apporto anticiclonico africano ha determinato l’accumulo d’aria calda nei bassi strati e non appena sono giunti i primi sbuffi perturbati da ovest, ecco svilupparsi enorme celle temporalesche la cui intensità non ha nulla da invidiare a quelle della stagione estiva. Spostandoci ad est, invece, si piomba in inverno. Un dato su tutti: in Romania è l’avvio d’ottobre più freddo dal 1929. Inutile, quindi, aggiungere altro.
L’andamento termico in Italia:
l’avvento di fresche correnti orientali ha fatto sì che nelle ultime 48 ore vi sia stato un ulteriore calo delle temperature. Fresco che si è manifestato essenzialmente nelle regioni adriatiche, ma se procediamo verso la Sardegna riscontriamo ben altri valori. Lo Scirocco, il vento caldo da sudest, ha causato un notevole rialzo termico tant’è che sul settore nordoccidentale insulare è stata superata la soglia dei 30°C. Ora che la perturbazione si approssima all’Italia, la ventilazione meridionale in accentuazione determinerà un generale aumento termico anche nelle altre regioni.
Quale sarà lo step successivo?:
Beh, difficile stilare un trend evolutivo affidabile. Prima dovremo attendere che si risolva la crisi ciclonica, rammentiamo infatti che la goccia fredda stazionerà sul nostro Paese per buona parte della prossima settimana. La cintura anticiclonica che abbraccerà l’Europa potrebbe giocare un ruolo importantissimo, perché andrà ad enfatizzare i due impianti circolatori indicati in apertura: le depressioni atlantiche verranno dirottate verso l’Atlantico Portoghese, mentre sul settore orientale del Continente continuerà ad affluire aria assai fredda direttamente dall’Artico Russo.
Freddo, piogge o caldo?:
queste le tre opzioni contemplabili attualmente. Probabile infatti una certa ingerenza anticiclonica, ma qualora dovesse sbilanciarsi ad ovest si aprirebbero le porte per la prima incursione fredda di stampo invernale. Se lo sbilanciamento dovesse manifestarsi in senso opposto – ipotesi al momento meno probabile – ecco che le perturbazioni atlantiche potrebbero nuovamente intraprendere la strada del Mediterraneo.
Focus: evoluzione sino al 17 ottobre 2013
Le condizioni del tempo, da qui alla prossima settimana, risulteranno fortemente instabili. A tratti perturbate. Le giornate peggiori saranno quelle di sabato e domenica, ci vediamo difatti costretti a confermare il rischio nubifragi su varie regioni. Per una risoluzione della crisi ciclonica si dovrà attendere, probabilmente, le giornate del 9-10 ottobre. A quel punto sembra potersi accrescere il contributo anticiclonico, che andrà ad abolire nubi e fenomeni un po’ su tutto il Paese.
Qualche insidia destabilizzante potrebbe affacciarsi nuovamente a metà mese, ma stavolta dal nord Europa. Affluirebbe anche un po’ d’aria fredda, portando un significativo calo delle temperature.
Evoluzione sino al 22 ottobre 2013
Crescono, giusto dirlo, le proiezioni che vedono per l’ultima decade d’ottobre una maggiore ingerenza fredda dai quadranti orientali. Al momento si tratta di ipotesi, ragion per cui vi invitiamo caldamente a seguirci nei vari approfondimenti settimanali.
In conclusione.
Autunno che si prepara ad ingranare la marcia e che a breve – forse nell’arco di una decina di giorni – potrebbe portarci i primi freddi di stagione.