L’assetto circolatorio su scala europea continua ad essere caratterizzato dal braccio di ferro fra l’Alta Pressione oceanica, con centro motore prossimo alle Isole Britanniche, ed una saccatura fredda sulla parte orientale del Continente, che ospita al suo interno vari apporti del nucleo gelido del Vortice Polare, centrato tra le coste settentrionali scandinave e le Isole Svalbards.
I due principali attori protagonisti manterranno le loro posizioni pressoché invariate nei prossimi giorni, ma la saccatura tenderà in parte ad espandersi, seppure temporaneamente, sui mari centro-meridionali italiani, a causa di due differenti nuclei d’aria fredda che determineranno la nascita di una depressione al suolo Lunedì sulle Isole Maggiori, in spostamento Martedì sul Mar Ionio. Il primo nucleo freddo sta lambendo già oggi la Puglia, mentre il secondo fra Lunedì e Martedì farà ingresso sull’Adriatico.
Giungeranno in tal modo correnti fredde da nord/est, che manterranno le temperature ben sottomedia soprattutto sulle regioni centrali adriatiche e sul Sud, almeno fino a metà settimana, quando le condizioni meteo si rimetteranno al meglio per l’avanzata da ovest dell’Alta Pressione delle Azzorre. Nei prossimi giorni il Nord continuerà a godere del riparo dell’Arco Alpino, con assenza di precipitazioni e prevalenza di cieli sereni per l’azione di venti settentrionali con caratteristiche foehn. Clima gradevole di giorno, ma l’elemento più saliente sarà rappresentato dalle gelate notturne in Val Padana, di maggior rilievo fra Mercoledì e Giovedì quando saranno cessate le correnti favoniche. Ma vediamo in breve una sintesi di quello che accadrà nei prossimi giorni.
OGGI, Domenica 22 Febbraio Nubi irregolari su gran parte della Penisola, più intense lungo i versanti centro-meridionali adriatici, ove si attendono precipitazioni sparse. Le nevicate sulle zone interne appenniniche cadranno fino ai 400-500 metri d’altezza. Dal pomeriggio estensione dei fenomeni anche verso la Calabria e la Sicilia, ove la quota neve si attesterà attorno ai 700-800 metri.
LUNEDI’ 23 FEBBRAIO Lo sviluppo di un minimo barico in prossimità della Sardegna determinerà un peggioramento sulle Isole Maggiori, con precipitazioni sparse che assumeranno carattere nevoso oltre i 900-1000 metri. Nella seconda parte della giornata atteso un peggioramento sulle regioni centrali con neve sui rilievi al di sopra dei 600-700 metri. Verso sera la fenomenologia tenderà ad estendersi verso Lucania, Puglia, coste settentrionali e zone interne della Campania. Al Nord insisterà il bel tempo, ad eccezione di qualche nevicata sui crinali alpini più settentrionali.
MARTEDI’ 24 FEBBRAIO L’instabilità tenderà a localizzarsi sul Medio Adriatico, Sud ed Isole, accompagnata dall’arrivo di correnti più fredde dai Balcani. La neve potrà cadere fino a quote di bassa collina sui settori adriatici compresi dalle Marche fino al Promontorio del Gargano. Rovesci su Calabria, Sicilia ed est della Sardegna, ma su queste zone la neve cadrà solo oltre i 600-800 metri. Sul Nord condizioni in genere soleggiate, tranne nubi consistenti addossate sull’Appennino Romagnolo e sui crinali alpini.
MERCOLEDI’ 25 FEBBRAIO Generale miglioramento su buona parte della fascia tirrenica e sulla Sardegna, mentre qualche precipitazione potrebbe ancora cadere tra Abruzzo, Molise, Puglia, zone ioniche di Basilicata, Lucania e Sicilia. La neve cadrà ancora fino a quote collinari. Il freddo si sentirà su buona parte d’Italia (tranne il Nord), acuito lungo diverse zone del Centro-Sud dalla ventilazione moderata o sostenuta proveniente da nord/est.