L’anticiclone, in parziale affermazione sul bacino del Mediterraneo, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni d’aria umida dall’Atlantico. Queste correnti umide interesseranno più da vicino il Nord, ma vediamo quali sono le indicazioni dell’evoluzione a medio-lungo periodo, suggerite dai principali modelli di previsione elaborati dai più prestigiosi centri di calcolo mondiali.
ECMWF Il modello europeo conferma il consistente rinforzo dell’alta pressione nei primi giorni della settimana, per una pronunciata campana sub-tropicale che farà giungere aria piuttosto calda dall’entroterra nord-africano. Le regioni settentrionali resteranno esposte ad un flusso più umido sud/occidentale, ma non transiteranno vere e proprie perturbazioni. Qualche cambiamento si avrà fra mercoledì 18 e giovedì 19, con il transito di un lieve cavo d’onda d’origine atlantica, in corrispondenza dell’Arco Alpino, che poi andrebbe ad isolarsi come goccia fredda fra il basso versante adriatico e lo Ionio. In base allo scenario ECMWF il week-end del 21-22 Novembre potrebbe dunque essere un po’ instabile al Sud ed in genere un po’ più fresco per tutta l’Italia.
GFS Nessun dubbio sulla spettacolare rimonta calda anticiclonica sub-tropicale, che raggiungerà i massimi effetti al Sud e sulle Isole tra martedì e mercoledì. A metà settimana è confermato un cedimento della pressione per un’onda ciclonica, con annessa aria più fredda in quota, che punterà dritta sulle Alpi. L’immediata reazione di un cuneo anticiclonico, proveniente dalla Spagna e dalla Francia, respingerà verso i Balcani l’incursione instabile ed in Italia resterebbero solo gli effetti di una modesta irruzione d’aria fredda da nord/est, che interesserà più direttamente i versanti adriatici ed il Sud. L’ondulazione ciclonica fredda si andrebbe poi nel week-end a collocare tra Grecia e Mediterraneo Orientale, mentre in Italia si rafforzerebbe di nuovo notevolmente l’anticiclone. Solo nel lunghissimo termine (evoluzione “fantameteo” per gli ultimi giorni di Novembre), l’anticiclone potrebbe mostrare maggiori segni di cedimento, al momento non certo valutabili.
Altre fonti modellistiche Le Nogaps anticiperebbero già a mercoledì 18 il parziale cedimento dell’alta pressione per l’intrusione di una modesta transitoria onda ciclonica sul Nord Italia, mentre il modello canadese GEM è l’unico che vede la possibilità di un’intrusione diretta sui mari occidentali italiani di un vortice ciclonico fra giovedì 19 e venerdì 20, lo stesso che invece GFS ed ECMWF vedono slittare sui Balcani senza effetti rilevanti sull’Italia. Insomma, l’evoluzione sul medio-lungo termine non manca di mostrare qualche elemento d’interesse: la lunga militanza dell’anticiclone non appare ancora così certa.