Schema ripetitivo:
rischiamo di annoiarvi, ne siamo consapevoli, ma inventarsi linee evolutive che esulino dalla realtà dei fatti non soltanto sarebbe scorretto professionalmente, ma rischierebbe di disorientare i tanti che cominciano ad affollare le località di villeggiatura. E allora, per schema ripetitivo intendiamo persistenti depressioni atlantiche a ridosso dell’Europa occidentale e in successiva estensione verso est.
Con quali ripercussioni?
le stesse che osserviamo da un paio di settimane. Le fiammate africane, e quindi le conseguenti ondate di caldo, pur intensificandosi si rivelano brevi per via dell’invadente circolazione instabile Atlantica. Caldo, fresco, un’altalena destinata a proseguire per altri 10 giorni.
Sbalzi termici repentini:
l’impianto configurativo non fa altro che implementare variazioni termiche rapidissime. Capita che in sole 48 ore si passi da valori di temperatura superiori alle medie – anche di molti gradi – a valori che in alcuni casi possono rivelarsi inferiori alla norma. E’ quel che accadrà nei prossimi giorni, lunedì avremo infatti un brusco abbassamento delle temperature e dai 35°C e oltre che verranno registrati in Sardegna e al sud, si passerà ai 25-26°C della prossima settimana. 10 gradi di differenza, di questi tempi, sono veramente tanti.
Cenni di maggiore stabilità da metà mese:
l’approfondimento di un’area ciclonica ad ovest del Portogallo potrebbe spingere l’Anticiclone Africano ben più a nord, sino a raggiungere parte dell’Europa centro settentrionale. Un consolidamento che potrebbe favorire un più lungo periodo di bel tempo, ma considerando la natura anticiclonica anche una fase decisamente calda e afosa.
Un giugno di eccessi:
ieri ci siamo presi la briga di analizzare uno dei più autorevoli modelli stagionali: il CFS, prodotto dall’Agenzia Federale Statunitense della NOAA. E’ emerso un deficit pluviometrico su molte zone dell’Italia, mentre nei Paesi dell’Europa occidentale potrebbe piovere più della norma. Significa che le depressioni, stazionanti tra il Regno Unito e la Penisola Iberica, potrebbero spingere più spesso l’Anticiclone Subtropicale verso l’Italia. Si tratta di una previsione che andrebbe a suffragare quanto ipotizzato pocanzi.
Focus: evoluzione sino al 21 giugno 2012
Nel weekend avremo un primo cambiamento nelle regioni centro settentrionali. Aria fresca da ovest farà diminuire le temperature e a ridosso dei rilievi si svilupperanno molti temporali. Il caldo resisterà strenuamente al sud e sulla Sicilia, ma sarà costretto ad abdicare da lunedì. L’avvicinamento di una perturbazione atlantica intensificherà la ventilazione da ovest e l’aria fresca si propagherà con maggiore facilità. La perturbazione potrebbe transitare rapidamente giovedì prossimo, interessando maggiormente il centro nord.
Da metà giugno, risolta la crisi atlantica alle nostre latitudini, si potrebbe riaffacciare l’Alta Pressione Africana. Prevediamo condizioni di tempo stabile, temperature in forte rialzo e condizioni d’afa. Un tipo di tempo che avvantaggia chi sta al mare, un po’ meno chi si trova nelle aree a clima continentale come la Val Padana e conche appenniniche.
Evoluzione sino al 26 giugno 2012
La stabilità potrebbe durare, pur insidiata da spifferi atlantici che andrebbero ad innescare temporali sui principali rilievi del centro nord.
In conclusione.
Si intravedono i primi cenni di stabilità duratura, tuttavia crediamo che sin tanto che avremo a che fare con spinte dinamiche dell’Anticiclone Africano, si potranno avere anche altrettante insidie provenienti dall’Atlantico.