Continua l’ondata di maltempo che da oltre quarantotto ore sta interessando la Calabria. Dopo i violenti fenomeni che durante l’intero pomeriggio di ieri (9 dicembre) hanno letteralmente tenuto sotto scacco l’intera provincia di Reggio Calabria, anche la giornata odierna ha riservato una discreta concentrazione di fenomeni temporaleschi che sempre dalla provincia di Reggio si sono gradualmente estesi a quella di Catanzaro.
Ma vediamo nel dettaglio la situazione: mentre nella giornata di ieri, ad essere maggiormente interessate dalla violenza delle perturbazioni erano state la fascia tirrenica reggina e l’intera area dello stretto di Messina, oggi, dopo una mattinata di tregua illusoria il maltempo si è trasferito sulla fascia ionica, colpendo prima la locride, poi una vasta area del catanzarese. Intensi fenomeni temporaleschi, anche se meno violenti di quelli di ieri, hanno imperversato per tutto il pomeriggio e la serata, facendo ripetere i soliti copioni ormai consolidati: frane, allagamenti, automobilisti in difficoltà, chiamate ai centralini per abitazioni invase dall’acqua.
Ma la situazione più preoccupante in entrambe le province e quella relativa al dissesto idrogeologico, evidenziatosi puntualmente come sempre, all’indomani di piogge insistenti. Frane di ogni tipo e dimensione flagellano il territorio, maggiormente interessati i comuni montani per i quali la protezione civile aveva peraltro lanciato con abbondante anticipo l’allerta.
Da registrare inoltre anche una lieve flessione delle temperature con la neve che ha fatto una timida comparsa in Aspromonte però solo oltre i 1700 metri di quota. Sempre in Aspromonte, a Bova e Roccaforte del Greco, a circa 900 metri d’altezza il termometro alle diciannove segnava 5.5°.
Temperature dunque leggermente scese rispetto a ieri, ma comunque lontane dalle medie del periodo, lontane dai rigori di un Inverno che stenta davvero a farsi riconoscere, basti pensare che alle sedici di oggi a Reggio Calabria si sono registrati 18.5°.