Ormai definitivamente terminata l’influenza delle correnti fredde settentrionali d’estrazione artica, sul nostro Paese si affacciano masse d’aria più temperate d’origine atlantica provenienti dalle Isole Britanniche.
Sull’aperto Atlantico, a largo delle coste occidentali europee, non vi è più il blocco poderoso dell’Alta Pressione oceanica a sbarrare la strada alle correnti atlantiche, le quali così hanno ripreso la strada verso il Vecchio Continente. Si tratta di correnti relativamente fresche, capaci d’innescare contrasti abbastanza importanti, in accentuazione ora che sono in procinto di tuffarsi sul bacino del Mediterraneo.
La vecchia circolazione fredda, che ha colpito anche il nostro Paese fino alla giornata di ieri, è ulteriormente risalita verso N/NE, ponendosi fra Europa nord-orientale e Russia Europeo. A risentire ancora della colata artica in particolare vi è la Penisola Scandinava, ove la neve è accompagnata da temperature che, anche di giorno, faticano a portarsi oltre gli 0°C, tranne le zone più meridionali della Svezia.
L’Alta Pressione oceanica si mantiene intanto nella sua posizione ad ovest della Penisola Iberica, senza impedire alle correnti atlantiche di dirigersi verso il cuore del Mediterraneo. Una perturbazione è infatti in avvicinamento alle nostre regioni, attualmente disposta fra Francia, Penisola Iberica e Mediterraneo Occidentale.
Il cuore freddo in quota si trova sul Golfo di Biscaglia, coadiuvato da isoterme in quota che raggiungono i -30°C all’altezza isobarica di 500 hPa. Sul Mediterraneo si generano già importanti contrasti, con un’area d’instabilità che va organizzandosi lungo una linea di confluenza fra Baleari e Sardegna meridionale. I temporali raggiungeranno poi entro domattina il basso Tirreno.
La giornata odierna non è comunque stata nel segno del tempo buono lungo le nostre regioni. Le infiltrazioni di correnti umide occidentali hanno portato nuvolaglia sparsa, specie sulle regioni centro-meridionali, con qualche sporadica precipitazione sui settori centro-meridionali tirrenici, ma anche le aree interne appenniniche.
Maggiori spazi di sereno al Nord, specie ad inizio giornata, che hanno favorito diffuse gelate anche in Val Padana. Il cielo sereno e l’aria secca, ereditati dall’afflusso di correnti favoniche della giornata di ieri, sono stati i principali alleati della forte dispersione di calore dal suolo. Condizioni favorevoli all’escursione termica, con valori che hanno raggiunto anche oggi punte di 14-15 gradi.
La nuvolosità è segnalata in aumento anche sulle regioni settentrionali, le quali non saranno interessate direttamente dal passaggio perturbato. Fenomeni a macchia di leopardo sul Nord-Ovest, più probabili e frequenti sul Triveneto.
Nel fine settimana è invece atteso un generale miglioramento, probabilmente solo temporaneo, per l’espansione del campo anticiclonico stabilizzante da ovest, supportato da una matrice debolmente sub-tropicale.
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