Il possibile evento freddo del fine settimana sarà solo un’ultima conseguenza del fortissimo riscaldamento avvenuto nella stratosfera, i cui risvolti freddi tenderanno a privilegiare le Isole Britanniche ed il Vicino Atlantico. L’aggancio dell’Anticiclone atlantico con quello polare comporterà una forte discesa di masse d’aria d’estrazione polare in supporto alla saccatura protesa sull’Europa Occidentale. In questo modo, l’Italia sarà interessata dal flusso più mite sud/occidentale lungo il cavo ascendente della saccatura.
Solo nel fine settimana la rottura del ponte di collegamento fra i due anticicloni determinerà la distensione lungo i paralleli dell’Alta Pressione sub-tropicale oceanica, la quale spingerà verso la Penisola Iberica determinando la traslazione dell’asse della saccatura fredda verso i meridiani centrali europei ed il cuore del Mediterraneo, con l’evoluzione di una rapida intrusione fredda collegata ad un profondo vortice depressionario secondario.
Va sottolineato che il modello GFS questa mattina presenta l’evoluzione più fredda rispetto a tutti gli altri modelli matematici, i quali invece vedono una maggiore difficoltà dell’aria fredda a penetrare con decisione su tutto il Paese. Le carte qui sotto rappresentano lo scenario descritto dalle ECMWF e NOGAPS per la notte fra il 7 e l’8 Febbraio, con l’aria fredda che penetrerà più direttamente tra Mediterraneo Occidentale ed Isole Baleari.
Non c’è un solo modello che non indica l’ingresso freddo depressionario del week-end, come dimostra il modello canadese GEM, ma anche il riepilogo complessivo ottenuto da una media di tutti i principali modelli matematici. Questo denota un alto livello di probabilità per quanto concerne l’evoluzione prevista per il week-end.