Nei primi approfondimenti del mattino abbiamo evidenziato la presenza di tanti, intensi temporali sul Piemonte. Qual è la causa? Beh, i ben noti sbuffi d’aria fresca provenienti dalla Gran Bretagna (dov’è presente un’ampia ruota ciclonica). Sbuffi che nelle prossime ore interverranno in modo ancor più massiccio e l’escalation temporalesca non si farà attendere. Guardiamo insieme la mappa delle precipitazioni attese dalle ore 12 alla mezzanotte del 26 giugno:
Noterete accumuli davvero importanti tra Piemonte e ovest Lombardia, con picchi che potrebbero raggiungere – o addirittura superare – i 50 mm (già ora in territorio piemontese si stanno abbattendo violenti acquazzoni, probabilmente anche nubifragi). Altro elemento importante, sul quale soffermarsi un attimo, la diffusione dei fenomeni su tutto il Settentrione. Evidentemente il cambiamento in atto avrà quelle ripercussioni di cui si parlò nei vari articoli previsionali.
L’instabilità riguarderà anche la dorsale appenninica, ma qui avremo precipitazioni legate principalmente al classico riscaldamento diurno estivo. I temporali colpiranno su zone interne e circostanti i rilievi, spingendosi sino alla Sicilia (dove peraltro si percepirà la residua influenza del Vortice instabile ora sullo Ionio). Gli accumuli maggiori, con punte di circa 20 mm, li avremo presumibilmente nelle interne appenniniche del Centro Italia.