L’elemento saliente a breve termine.
Penisola che verrà stretta nella morsa di due distinte figure cicloniche: una depressione balcanica, un’altra iberica. La prima risulterà dominante, tuttavia le infiltrazioni occidentali acuiranno i contrasti termici con formazione di fenomeni da instabilità su regioni meridionali, isole maggiori e localmente l’Adriatico.
L’elemento saliente a medio termine.
Una fase che potrebbe concludersi nel fine settimana, quando la cintura anticiclonica settentrionale andrebbe a congiungersi con l’alta pressione subtropicale, in ingresso nel Mediterraneo. Condizioni meteo che tenderebbero così a migliorare su tutte le nostre regioni, come confermano i principali Global Models, tuttavia non si esclude possano proseguire interferenze instabili derivanti sia dall’aria fredda che permarrebbe ad est, sia da quella umida presente ad ovest.
L’elemento saliente a lungo termine.
E’ estremamente interessante notare come permanga l’area anticiclonica su settori settentrionali europei, mentre si potrebbe registrare un intenso raffreddamento del comparto russo ad opera di fredde correnti artiche.
Il trend a lungo termine:
Ma non è tutto, perché l’alta pressione oceanica, dall’Atlantico orientale, potrebbe spingersi verso nord, enfatizzando una profonda ondulazione ciclonica settentrionale verso sud.
Elementi di incertezza:
Passano i giorni, ma gli elementi che rendono la previsione incerta sono sempre gli stessi. Difficile stabilire quella che sarà l’esatta collocazione del nucleo anticiclonico scandinavo.
Non si può escludere quindi che il flusso freddo continentale giunga nuovamente sulle nostre regioni, così come non possiamo escludere che un’intensa ondata di maltempo, più invernale che autunnale, possa affacciarsi nella prima settimana d’ottobre.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi del diagramma termico barico relativo alle diverse località peninsulari mostra un graduale ritorno alla normalità termica, frutto di quel miglioramento atteso nel week end.
Temperature che potrebbero mantenersi sostanzialmente in media, mentre dal punto di vista precipitativo potrebbero esservi nuove occasioni in ingresso del nuovo mese.
Focus: evoluzione sino al 05 ottobre 2008
Primo step previsionale, che considera il breve termine, segnato da configurazione barica pseudo-invernale. Aria fredda nord orientale fluirà sulle nostre regioni, mantenendo le temperature al di sotto delle medie stagionali. Infiltrazioni umide oceaniche scorreranno sui bacini meridionali, enfatizzando accesi contrasti termici che potrebbero dar luogo a manifestazioni instabili importanti su isole, regioni meridionali e localmente lungo l’Adriatico.
A seguire, ultimi giorni del mese governati da campo anticiclonico che dovrebbe assicurare condizioni di stabilità diffusa. Rialzo termico importante e scarsa probabilità di fenomeni. Uno scenario che potrebbe tenerci compagnia sino alla prima settimana d’ottobre, anche se non si escludono dei passaggi instabili dettati essenzialmente da infiltrazioni umide oceaniche.
Evoluzione sino al 10 ottobre 2008
Seguirebbe, ed il condizionale è d’obbligo, l’erosione del campo anticiclonico sul suo fianco orientale ad opera di profonda ed ampia ondulazione ciclonica settentrionale. Un intenso peggioramento potrebbe coinvolgere i settori centro orientali del continente, da valutare il possibili interessamento della nostra penisola.
In conclusione.
Avvio di settimana che conferma il rialzo termico analizzato nella giornata del venerdì. Ma si conferma anche la possibilità che la prima decade d’ottobre possa consegnarci un nuovo intenso peggioramento, i cui connotati risulterebbero più invernali che autunnali.