Da giorni si è posto l’accento sulla forte diminuzione delle temperature d’inizio dicembre, diminuzione che dovrebbe perlomeno riavvicinarci alle medie termiche. Quel che possiamo dirvi, ad oggi, è che rispetto alle proiezioni passate gli ultimissimi aggiornamenti smorzano di alcuni gradi l’entità del calo. Ma è anche bene rimarcare la stretta correlazione tra il profilo termico e l’evoluzione dell’ampio Vortice Perturbato mediterraneo. Ed è per questo che riprenderemo in mano l’argomento ad inizio settimana, dandovi ovviamente conto delle eventuali variazioni dell’ultima ora.
Ciò detto, ecco quel che indica il nostro modello ad alta risoluzione per metà della settimana prossima. Ciò che vedete rappresentato in figura, altro non è che il gradiente di temperatura del 04 dicembre alle ore 12, rispetto alla stessa ora di oggi. Le varie tonalità del blu identificano cali diffusi e significativi: mediamente si perderanno dai 4 ai 5°C, con picchi di oltre 6°C. Le sole due regioni dove potrebbero aversi degli aumenti sono Marche e Abruzzo.
Evidentemente la circolazione dei venti giocherà un ruolo essenziale: i cali più forti del Nordest dovrebbero essere causati dalla Bora, mentre laddove si evincono aumenti è probabile una debole componente favonica per deboli venti occidentali. Inutile ribadire la necessità di costanti aggiornamenti, perché anche piccole variazioni nell’evoluzione del Vortice Perturbato potrebbero ripercuotersi – pesantemente – sull’andamento termico settimanale.