I primi -80 °C dell’inverno antartico 2007 sono datati 2 settembre e sono stati raggiunti in varie aree del plateau, in coincidenza col più intenso raffreddamento della stagione (vedi https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=16168).
A Concordia, la base italo francese che sorge a Dome C, alle 1400 UTC i sensori segnavano un valore istantaneo di -79,3 °C ma una minima di -80,3 °C registrata nell’ora precedente che, se confermata, rappresenta il nuovo limite della stazione, superando il precedente -80,0 °C del 5 settembre 2006. Nella vicina AWS di Dome C II invece, alle 1400 UTC si segnalavano -78,4 °C. Quattro ore dopo, ovvero al rilevamento sinottico delle 1800 UTC, anche la base russa Vostok faceva segnare il fatico valore: -80,1 °C per l’esattezza, scendendo sotto a una soglia che non veniva raggiunta dall’8 agosto 2005; la minima si assestava poi a -80,8 °C. Infine, la stazione automatica Dome A, nel luogo più elevato del plateau (quota 4.084 metri), dopo aver misurato -79,4 °C al rilevamento delle 1800 UTC si portava a -80,0 °C alle 2200 UTC. Da notare, per quanto riguarda la regione di Dome C, che la temperatura è precipitata di circa 22 °C nell’arco di 38 ore.
Il freddo che sta interessando l’area orientale del continente ha coinvolto pure la regione del Polo Sud, anche se con temperature meno eclatanti. Ad Amundsen-Scott la minima è arrivata a -73,4 °C che è pur sempre record stagionale, mentre a Nico (89°00′ lat. S) alle 1810 UTC si registravano -72,5 °C ma, il 3 settembre (0600 UTC), il valore è sceso a -74,2 °C.