Siamo giunti al termine di una settimana di intenso richiamo estivo. L’azione dirompente dell’anticiclone subtropicale ha portato temperature miti in tutta Europa, però, come ogni azione dinamica che si rispetti, tutta questa situazione di stabilità meteorologica sta evolvendo e la progressiva erosione dell’area calda ne è la prova.
In Europa
Ieri l’immagine satellitare mostrava un lento e progressivo attacco alla vasta area anticiclonica da parte delle due forme cicloniche in atto: quella oceanica (ormai divenuta iberica in quanto sede della bassa pressione) e quella baltica (ormai evoluta in balcanica poiché scivolata lungo il fianco anticiclonico).
Oggi il Meteosat evidenzia l’avanzata ciclonica iberica ad ovest, interessando l’area pirenaica, la Linguadoca-Rossiglione, le Baleari e progredendo verso il Tirreno, e l’avanzata e rotazione a nord-est del ciclone balcanico che, scontrandosi con l’aria calda mediterranea innesca una vivace attività occlusiva sui cieli austriaci.
Alle spalle di questo accerchiamento della zona calda da parte dell’area fredda si estende una vasta fascia allungata fino al Mare del Nord in cui dominano schiarite e bel tempo. Il fronte freddo polare dei giorni scorsi ha attraversato queste zone ed ha esaurito la sua dinamicità. La pressione continua a salire lentamente, la temperatura diminuisce lentamente e l’umidità diminuisce rapidamente. Il cielo è sereno con cumuli del bel tempo isolati. Possono verificarsi rovesci isolati, ma nulla di più.
Il fronte polare però, non dorme mai, ed una prova di ciò si può notarla sui cieli islandesi, in cui governa una grande occlusione causata dalla spinta dell’aria fredda polare marittima (mPK) a nord-ovest che alza e scalza l’aria più calda sopraccitata.
In Italia
Come sopra analizzato, a nord l’anticiclone non riesce più a varcare le Alpi. Si possono notare addensamenti cumuliformi sui settori alpini e prealpini occidentali dando luogo a precipitazioni locali.
Al centro, la Sardegna viene interessata dal progressivo avanzamento ciclonico iberico evidenziando nuvolosità intensa e rovesci sparsi. Nelle Regioni peninsulari, invece, la nuvolosità prevalente è medio-alta stratificata.
Anche a sud sono presenti nubi medie stratiformi concentrate nelle basse zone adriatiche.