Il clima di marzo potrebbe essere caratterizzato, come nelle tendenze medie riassunte in una lettura pluriennale ed in parte deterministica, come un regolare passaggio dal semestre freddo a quello caldo. Questo sembra … Tuttavia la fase di futura diagnosi atmosferica ci porta a pensare che la prima decade del mese prossimo venturo possa essere caratterizzata da episodi, più o meno lunghi e contrastanti, rispetto alla situazione attuale e molto divergenti. Situazioni primaverili molto anticipate o no?
L’out-look (previsioni sul medio e lungo raggio) previsionale ci pone seri quesiti:
L’instaurarsi di una situazione di alta pressione, nella fascia dei meridiani centrali europei, non sembra essere la soluzione più idonea, ma una situazione transitoria. Lo stesso e-p flux, rivisitato in sede del Nord Emisfero, sembra indicarci che la primavera, quella autentica, non sia ancora in grado di esprimersi al pieno delle sue potenzialità. Sicuramente avremo, nel medio raggio previsionale, delle situazioni “oltre il primaverile” (temperature miti), che potrebbero durare circa una settimana. Dopo questa fase, che chiamerei interlocutoria, cosa potrebbe succedere?
Abbiamo osservato, meglio stiamo osservando, l’espandersi della seconda wave (onda) atlantica in direzione dell’Europa centrale senza considerare una quasi improvvisa ripresa, quanto meno tardiva, della semipermanente islandese. Tutto ciò ci porta a pensare che l’evoluzione futura possa essere caratterizzata da impulsi di aria fredda, certamente non glaciale come dalle ultimi analisi da me valutate (purtroppo e per fortuna quello che accadrà tra il 27/28 di febbraio non è destinato all’Italia), ma avrà un percorso molto diverso e tra i bassi Balcani/Grecia e Turchia. Quello che segue o dovrebbe seguire a questa fase di “stand by” atmosferico dovrebbe essere riletto attraverso gli ultimi aggiornamenti e nella seguente maniera: ripresa dell’onda dinamica atlantica, nella sua sede naturale (Azzorre), con successivi impulsi di aria fredda dalle latitudini nord europee verso il Mediterraneo centrale. In conclusione la configurazione di alta pressione mediterranea, semi-onda di quella oceanica, dovrebbe lasciar posto all’autentica onda delle Azzorre che, probabilmente, cercherà, oltre modo, di insinuare un saccatura del VPS in direzione del Mediterraneo centro orientale. Queste sono previsioni su lunga scala temporale, ma possiamo dire, anche in maniera approssimativa, che la mite primavera dovrebbe avere la vita di una farfalla quasi longeva.