GRANDE GELO PRIMA DELL’ESTATE PIU’ CALDA – L’anno 2003 è certamente passato alla storia per l’estate estrema ed infinita che ha sbaragliato tutti i record in molte zone d’Italia e d’Europa. Tuttavia, prima che iniziasse il caldo eccezionale ed anomalo, alla fine della prima decade d’aprile la primavera ha mostrato una straordinaria veste invernale. In quei giorni una fase d’intenso gelo si scatenò su tutta, coinvolgendo in modo particolare le regioni adriatiche: la neve cadde fin sulla costa con accumulo soprattutto in Molise e Puglia e furono molto ingenti le nevicate anche lungo tutta la dorsale appenninica. Oltre a Bari e Termoli, anche città come Brindisi e Lecce furono colpite da questa notevole fase nevosa così tardiva. Non solo i versanti adriatici furono interessati da quest’escalation invernale: il picco di gelo interessò gran parte dell’Europa Carpatico-Danubiana ed i Balcani, a conferma di un episodio che si rivelò eccezionale per un’ampia fetta del Continente.
APRILE 2001, UNA PASQUA CON I FIOCCHI – Non si può certo scordare nemmeno il 14 aprile 2001: l’ondata di freddo era coincidente con il week-end pasquale, quando un blocco d’aria fredda proveniente dal Nord Europa colpì l’Italia, specialmente le regioni centrali con nevicate fino a quote molto basse. Venne persino imbiancata Viterbo, con fiocchi caduti fino alla periferia di Roma. Sull’Abruzzo la neve cadde con accumuli fin sulla costa. Quello del 2000-2001 fu un periodo invernale e primaverile molto particolare: tanta pioggia e poco gelo, a parte qualche limitato episodio a febbraio. Seguì il gran caldo storico di fine marzo e successivamente un aprile molto più fresco e dinamico, con un’ultima ondata di freddo nella terza decade del mese, a seguito di quella citata poc’anzi.
IL BLIZZARD IN VAL PADANA – Un altro episodio relativamente recente, anche se sono ormai passati oltre 20 anni, riguarda l’aprile del 1991, una data certamente rimasta impressa agli amici del Nord Italia, quando fece irruzione un nocciolo d’aria gelida artica che portò un vivace scombussolamento meteorologico, con vivaci fenomeni temporaleschi. Il trapasso dell’aria gelida favorì nevicate su buona parte della Val Padana, più abbondanti sul Basso Piemonte e su tutta la pedemontana emiliana fra il 17 ed il 18 aprile, a seguito di un apporto di correnti più umide e produttive da est. La neve imbiancò in modo significativo anche Torino e Milano, nell’ambito di una stagione invernale non molto generosa in fatto di episodi nevosi (anche se ci furono eventi storici a dicembre del 1990 su Cuneo ed a febbraio 1991 su Rimini). Ben 20 centimetri caddero a Bologna, ma fu un evento eccezionale anche per l’Appennino centrale, dove si registrarono accumuli nevosi davvero ingenti.