Lo scenario barico sull’Europa resta legato alla contrapposizione fra un anticiclone oceanico sbilanciato verso nord, i cui massimi sono collocati ad ovest del Regno Unito, ed il ramo gelido del Vortice Polare, centrato sulle zone settentrionali scandinave. Un corridoio d’aria artica si protende direttamente dal Mar di Norvegia verso le zone baltiche: rovesci in prevalenza nevosi hanno così interessato la Norvegia. Il clima gelido è ben evidente dalle temperature prossime ai -10°C su Helsinki e Stoccolma, ma fino quasi a -30°C sulla Lapponia. Gli spifferi freddi si sono propagati marginalmente verso le restanti aree centro-orientali europee ed a ridosso dell’Italia, ove già erano presenti i residui della notevole avvezione gelida di cui abbiamo risentito per tutta la prima parte della settimana.
La struttura d’alta pressione, presente ad ovest dell’Europa, si distende sul comparto occidentale del Continente e fin sul Mediterraneo, ma non apporta cieli sereni per la presenza di nubi medio-basse legate all’afflusso di correnti fresche settentrionali. Solo tra Francia Meridionale, parte della Penisola Iberica e Nord Italia prevalgono le schiarite: in queste zone l’aria si presenta infatti più secca e proprio le ampie zone di sereno permettono di apprezzare le conseguenze del pesante maltempo invernale degli scorsi giorni. Le tonalità azzurrine individuano infatti la neve al suolo, presente non solo su tutta la cerchia alpina e rilievi pirenaici, ma anche sulla parte bassa della Val Padana e su qualche zona del sud della Francia.
Una fra le città del Nord Italia ove resistono ancora importanti residui nevosi è sicuramente Bologna, ma d’altronde fra martedì e mercoledì è caduto oltre mezzo metro di neve: l’immagine webcam mostra lo scenario odierno caratterizzato da cielo terso e molto sole con la temperatura diurna che ha superato i 10 gradi. Un fotogramma che farebbe pensare alla Primavera, non fosse per i tetti, le aiuole ed i terreni ancora visibilmente innevati. Molto ampia l’escursione termica rispetto alle ore notturne, con gelate fino in pianura e dense foschie non solo sul capoluogo emiliano, ma su gran parte della Val Padana.
La circolazione fresca settentrionale presenta un’eccezione sul Sud Italia, ove si fa sentire l’influenza di una circolazione perturbata di matrice nord-africana. La Sicilia e la Calabria sono in gran parte sotto la pioggia e quelle che risentono maggiormente del maltempo, come succede ormai in maniera ricorrente da diversi mesi.