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Colata artica nel fine settimana: inizia la stagione fredda

di Nicola Cadeddu Antonio Meo
15 Ott 2007 - 10:53
in Senza categoria
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Dalle GFS MTG a 500 hPa si può notare l'affondo freddo che da giovedì punterà l'Adriatico aiutato da una spinta piuttosto intensa dell'Anticiclone delle Azzorre dall'Oceano verso la Gran Bretagna e successivamente verso la Scandinavia. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Analisi a livello europeo

A 500 hPa quasi tutta l’Europa continua a trovarsi sotto un dominio anticiclonico con geopotenziali più o meno elevati. Solo l’estremo Nord Est Europa e l’Est della Penisola Scandinava si trovano alle prese con le basse pressioni polari. Fino a mercoledì, mentre le basse pressioni polari interesseranno la Scandinavia, il resto d’Europa continuerà a restare all’interno di questo vasto campo anticiclonico con dei geopotenziali leggermente più ridotti sull’Europa Occidentale. Da mercoledì avremo una intensa rimonta dell’Anticiclone delle Azzorre che dall’Oceano punterà la Gran Bretagna dove nei giorni successivi posizionerà dei massimi molto elevati. Interesserà così buona parte dell’Europa Centro Occidentale ed entro sabato cercherà di interessare anche il Sud Ovest della Penisola Scandinava. Questo provocherà un intenso, ma lento affondo freddo che dalla Finlandia scenderà fino all’Adriatico provocando un netto calo dei Geopotenziali in particolare sull’Europa Orientale e sul Centro Sud Italia. Ad Est di questo affondo continuerà a dominare un anticiclone Subtropicale, mentre per ora non si vede ancora la formazione dell’anticiclone termico siberiano.

Al suolo si riprodurranno le dinamiche che abbiamo descritto in quota. Su tutta l’Europa persisterà un vastissimo campo anticiclonico che porterà pressioni sempre maggiori 1015 hPa e con punte massime vicine ai 1035 hPa. I massimi anticiclonici fino a mercoledì risulteranno posizionati sull’Est Europa, da mercoledì si sposteranno sull’Inghilterra e nei giorni successivi avremo un lento spostamento verso la Germania. Da venerdì la discesa fredda però permetterà anche la formazione di un minimo depressionario con valori di pressione di poco sotto i 1005 hPa sul Mar Ionio.

Analisi a livello Italiano

A 500 hPa fino a mercoledì l’Italia sarà sotto un campo di geopotenziali più o meno elevati con le correnti che risulteranno generalmente variabili anche se ci sarà una timida predominanza di un flusso umido orientale. Da mercoledì la discesa fredda verso l’Adriatico e il concomitante sensibile aumento dei Geopotenziali ad Ovest delle Alpi permetterà alle correnti di provenire dai quadranti Settentrionali e di risultare piuttosto intense. Queste correnti oltre a portare una diminuzione termica risulteranno piuttosto secche sul Nord Ovest, mentre sul resto d’Italia risulteranno relativamente umide e premetteranno un’instabilizzazione del tempo.

A 850 hPa le temperature fino a giovedì tenderanno a restare stazionarie attorno ai +10° su tutta la Penisola con valori più elevati sui settori Occidentali e più bassi su quelli Orientali. Da venerdì avremo un’intensa e rapida diminuzione termica con le temperature che su quasi tutta Italia potrebbero portarsi sotto gli 0°. I valori più bassi li registreremo sul Versante Adriatico, mentre quelli più alti sul Nord Ovest Italia dove probabilmente non scenderanno sotto i +5° in particolare sul Piemonte.

Al suolo persisteranno fino a giovedì prossimo dei valori di pressione anticiclonici sempre superiori ai 1015 hPa. I valori di pressione più elevati saranno a Nord delle Alpi e di conseguenza sull’Italia avremo un flusso di correnti umido dai quadranti orientali con delle varianti per l’orografia. Da venerdì avremo la formazione di uno stretto nucleo depressionario sullo Ionio che permetterà al Sud Italia una diminuzione della pressione sotto i 1015 hPa; mentre sul Nord Italia avremo un lieve aumento di pressione che potrebbe toccare i 1030 hPa, questo, insieme ai massimi di pressione sui territori oltralpe, permetterà una sensibile intensificazione delle correnti che continueranno a provenire dai quadranti Nord Orientali e ad essere relativamente umide ad esclusione del Nord Ovest Italia.

Conseguente evoluzione

Sul Nord Ovest fino a giovedì avremo un tempo variabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in particolare sulle zone pianeggianti, pedemontane e sui primi tratti vallivi dove le correnti umide orientali al suolo probabilmente permetteranno la formazione di sterile nuvolosità nei bassi strati in grado di rendere il cielo delle pianure grigio in particolare sul Piemonte. Tra mercoledì e giovedì avremo una debole instabilizzazione del tempo con il passaggio di banchi nuvolosi in grado di provocare alcune pioviggini sulla Liguria e sulle Alpi. A partire da venerdì avremo l’arrivo del vento da Nord che porterà cieli sereni e limpidi su tutto il Nord Ovest anche per i giorni successivi. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +18/+21° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Da venerdì avremo una diminuzione termica in particolare nelle minime, mentre le massime in Valpadana probabilmente non supereranno i +15°.

Sul Nord Est fino a venerdì avremo un tempo variabile con schiarite alternate al transito di alcuni banchi nuvolosi che tra giovedì e venerdì potrebbero provocare qualche rovescio in particolare sul Po e sulla Romagna. Da venerdì sulle zone a Nord del Po avremo un sensibile miglioramento del tempo con il ritorno del sole, mentre sulle zone a Sud del Po un lieve staü potrebbe mantenere un cielo grigiastro con delle precipitazioni sulle zone Romagnole e sull’Appennino. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +20° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Tra sabato e lunedì avremo una sensibile diminuzione termica con le massime che su alcune zone probabilmente non supereranno i +10°.

Sul Versante Tirrenico e sulla Sardegna fino a mercoledì avremo bel tempo su tutte le zone disturbato dal passaggio di alcuni banchi nuvolosi. Tra giovedì e venerdì avremo un’instabilizzazione con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare dei rovesci tra Lazio e Campania. Da venerdì sera poi avremo un rapido miglioramento ad esclusione della Campania dove persisterà una certa instabilità associata a delle precipitazioni, mentre tra mercoledì e giovedì è probabile una nuova instabilizzazione del tempo con dei nuclei temporaleschi che dalla Sardegna e dal Tirreno si porteranno verso le zone di terraferma in particolare tra Lazio e Campania, dove potrebbero provocare fenomeni anche molto intensi. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie attorno ai +20° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Da venerdì avremo una diminuzione termica con le massime che probabilmente non supereranno i +15°.

Sul Versante Adriatico fino a giovedì avremo bel tempo su tutte le zone disturbato ai piedi dell’Appennino dalla formazione di sterili nubi orografiche che probabilmente si dissolveranno durante il giorno. Da giovedì sarà probabile una nuova instabilizzazione del tempo con annuvolamenti associati a rovesci e temporali che interesseranno più che altro il settore Centro Meridionale. La neve potrebbe scendere anche sotto i 1000mslm. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie fino a giovedì ed attorno ai +20° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Da venerdì avremo una diminuzione termica con le massime che probabilmente non supereranno i +10°.

Al Sud avremo sempre un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali a macchia di leopardo. I fenomeni saranno più probabili dapprima sulla Sicilia, mentre da giovedì su tutto il resto del Sud. Sul Sud delle Sicilia questi fenomeni risulteranno anche piuttosto intensi. Le temperature massime tenderanno a restare stazionarie fino a giovedì ed attorno ai +23° con delle oscillazioni causate dalla variazione dell’intensità della radiazione solare per via della presenza della nuvolosità. Da venerdì avremo una diminuzione termica con le massime che probabilmente non supereranno i +17°.

Nell’aggiornamento di mercoledì vedremo se questa evoluzione con la grave assenza delle precipitazioni autunnali in particolare sul Nord Ovest Italia verrà confermata come mostrano oggi i modelli anche sul lunghissimo periodo.

Qualche notizia per il Nord Ovest

Nei prossimi giorni il tempo permetterà senza problemi l’effettuazione delle pratiche agricole tipiche del periodo.

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