Stiamo vivendo una delle più classiche Ottobrate italiane, un periodo segnato da persistente stabilità e condizioni climatiche tardo estive. Solitamente si tratta di fasi generate da potenti anticicloni, affondanti le radici nel nord Africa. Osservando i modelli di previsione non possiamo far altro che confermare tal scenario: un potente anticiclone subtropicale, dal cuore caldo, è incastonato tra due aree di Bassa Pressione. Una sulla penisola iberica, di origine oceanica, l’altra sulla Turchia, alimentata da aria fredda discesa dalla Russia.
L’Italia si trova avvolta dal bel tempo, il canale anticiclonico risale potente sino al centro Europa, ove è presente un’altra figura stabilizzante ma di matrice continentale. Effetti che determinano condizioni climatiche tardo estive, si pensi che oggi, alla quota degli 850 hPa – 1500 m circa – si affaccerà l’isoterma +15, direzione Sardegna e centrali tirreniche.
Non sarà difficile varcare la soglia dei 25 gradi di massima, chiaramente nelle ore centrali del giorno. Si starà bene a manica corta, addirittura potrebbe sopraggiungere la sensazione di caldo dettata dagli elevati tassi di umidità relativa contenuta nell’aria. Rammentiamo infatti che trattasi di aria umida nord africana, lo scorrimento, persistente, sul Mediterraneo ne favorisce appunto un maggiore contenuto in vapore acqueo.
Si spiegano così le nebbie e le foschie che attanagliano la Val Padana: da Milano a Venezia, da Ferrara a Treviso. Fenomeni che cesseranno nel corso della giornata, quando il sole riuscirà a penetrare e scaldare l’atmosfera. Ma non sarà un soleggiamento diffuso, perché le mappe relative alla copertura nuvolosa indicano un parziale aumento delle nubi su parte del centro nord e la Sardegna. Trattasi essenzialmente di copertura medio alta, determinata da infiltrazioni umide oceaniche dirette essenzialmente sull’Europa centrale.
Ma potranno esservi degli addensamenti di una certa consistenza lungo l’arco alpino occidentale ed al pomeriggio manifestarsi locali rovesci. Fenomeni concentrati soprattutto sui versanti esteri, ma si avranno degli sconfinamenti nostrani che potrebbero giungere sino alle aree prealpine e pedemontane piemontesi. Si è detto delle temperature, in ulteriore generale aumento, mentre i venti risulteranno generalmente deboli o a regime di brezza lungo le coste.
Considerato che a breve non si intravedono cenni di sostanziali cambiamenti, si va alla ricerca di tracce che possano indicare uno sblocco ad una condizione di stasi anticiclonica. Alla luce delle emissioni modellistiche odierne – che analizzeremo nel dettaglio nel corso del bollettino previsionale – confermiamo l’attenuazione del peggioramento atteso sul finire della settimana. L’estensione perturbata oceanica, mossa da Bassa Pressione scandinava, lambirà le nostre regioni, determinando qualche isolato fenomeno ed un generale aumento della nuvolosità. Ma la resistenza anticiclonica, lo vedremo, sarà più forte delle attese.