CLIMA E METEO: un recente studio degli scienziati cinesi è stato accettato per essere pubblicato sul Journal of Geophysical Research, e mostra chiaramente come, negli ultimi 6 mila anni, gli inverni nel nord della Cina si siano costantemente riscaldati, indipendentemente dall’attività umana e dall’effetto serra antropico.
Lo studio riguarda un indebolimento dei venti artici provenienti dalla Siberia, con la linea di sviluppo delle conifere che si è spostata costantemente verso nord negli ultimi seimila anni, aumentando, nel contempo, anche la biodiversità naturale della zona.
Questo aumento delle temperature invernali nel nord della Cina non è stato causato dall’influenza umana del periodo industriale, ma è semplicemente naturale e costante nel tempo, ma con un andamento non lineare, bensì è proceduto con una serie di bruschi cambiamenti climatici della periodicità di circa 500 anni.
E’ stato trovato infatti un modello ciclico di 500 anni dei monsoni cinesi che è correlato con l’attività solare, e, con tutta probabilità, l’influenza delle fasi del Nino (la Southern Oscillation) è determinante.
Il dottor Wu Jing, dell’Accademia cinese delle scienze, che ha effettuato lo studio, ha anche rilevato che nei prossimi decenni dovrebbe esaurirsi l’attuale fase calda, lasciando spazio ad un raffreddamento climatico della durata di circa 250 anni in grado di contrastare gli effetti del Global Warming di causa umana.
Lo scienziato è infatti più preoccupato degli effetti di un pesante raffreddamento globale che non per quelli di un riscaldamento, anche perché, afferma, “sappiamo che verrà con certezza, ma non possiamo sapere esattamente quando”…