In base alle analisi pubblicate dal CNR, luglio ha visto prevalere clima ben più caldo del normale sull’Italia. Nel dettaglio, l’anomalia di luglio è stata pari a +1.83°C, facendo così risultare luglio 2018 come il nono più caldo in assoluto della storia da inizio rilevazioni a partire dal 1800.
Considerando le sole temperature minime, luglio 2018 è risultato nella classifica addirittura come il quarto più caldo degli ultimi 200 anni ed oltre. Si resta ben distanti dall’anomalia termica del luglio 2015, il più caldo in assoluto, con un divario dalla norma pari a ben +3.49°C.
In generale, il mese di luglio è stato particolarmente caldo soprattutto sul Centro-Nord e Sardegna, meno al Meridione. Questo è stato peraltro l’andamento di gran parte dell’estate, con precipitazioni anomale in molte regioni con riferimento soprattutto al Sud. In tal senso si parla di un’estate double face, ovvero abbastanza calda ma molto temporalesca.
Tuttavia, per quel che concerne luglio, le precipitazioni sono risultate scarse su gran parte della Penisola, eccetto che al Settentrione. In genere l’anomalia negativa è stata pari al 21%, ma luglio è stato il mese meno instabile rispetto invece ai temporali che non sono mancati a giugno e agosto.
Stiamo d’altronde giungendo al termine di un’estate del 2018 dove il caldo è stato prevalente sull’Italia, a lunghi tratti persistente, ma senza record eccessivi. Le precipitazioni di tipo temporalesco sono risultate fin troppo diffuse sulle regioni meridionali.