Il primo mese di primavera ha certamente avuto caratteristiche di freddo a tratti invernale, soprattutto sul Nord Italia. Ciò è derivato dalle conseguenze dello stratwarming (riscaldamento stratosfera) che aveva portato il grande gelo di fine febbraio.
Effettivamente marzo è stato rigido e nevoso per l’Europa Centro-Settentrionale, mentre in Italia lo è stato un po’ meno e solo a sprazzi, in quanto il nostro Paese si è venuto a trovare un po’ ai margini rispetto al gelo continentale.
Nel complesso le temperature a livello nazionale si sono assestate su valori vicini alla norma, ma al Nord hanno prevalso temperature sotto le medie. Al contrario, al Sud il clima è stato in prevalenza più mite per effetto di una circolazione più temperata ed umida.
La peculiarità di marzo sono state le abbondanti precipitazioni, in quanto l’Italia è risultata terra di continuo passaggio di perturbazioni. Ben poche sono state le giornate di bel tempo anticiclonico. Complessivamente, sulla base dei dati Isac-CNR, è piovuto addirittura il 74% in più della norma, con anomalie più marcate sul Centro-Nord dell’Italia.