La stagione invernale quest’anno è stata letteralmente stravolta su tutta Europa. Sapevamo di aver vissuto un gennaio estremamente anomalo, ma ora a conforto arrivano i numeri che descrivono quella che è una situazione a dir poco inquietante.
In base ai dati di Copernicus Climate Change Service, il servizio di monitoraggio del clima e dell’ambiente dell’Unione europea, la temperatura media di gennaio 2020 in Europa è stata di ben 3.1 gradi superiore alla media di riferimento del trentennio tra il 1981 e il 2010.
Gennaio di quest’anno è stato più caldo di circa 0.2°C rispetto al gennaio che era stato finora più caldo in Europa, quello del 2007. Le temperature medie sono risultate particolarmente elevate in gran parte dell’Europa nord-orientale, in alcune aree di oltre 6°C al di sopra della media di gennaio 1981-2010.
Il caldo ha raggiunto livelli da record sul Nord Europa e sulla Russia: in Norvegia è stato battuto il record della temperatura più alta mai registrata a gennaio (19 gradi). Pazzesca la situazione in Russia, dato che sia a Mosca che a San Pietroburgo le temperature medie di gennaio sono state di 9.4 gradi sopra la norma.
Per la prima vera volta la temperatura media in Russia è stata sopra lo zero, per quello che è stato il gennaio più caldo da quando esistono le misurazioni, battendo il record precedente di 1.6 gradi. Il caldo ha comunque dominato in altre parti del globo, dal Nord America al Giappone fino a parti dell’Antartico.
Tutto ciò ha determinato una media generale di gennaio 2020 che è stata di 0,77 gradi sopra quella di riferimento, diventando anche a livello globale il gennaio più di caldo di sempre, pur se di poco (+0,03°C) superiore rispetto a gennaio 2016.