Abbiamo pubblicato pochi giorni fa i dati ufficiali del CNR che certificano quanto il mese di febbraio sia stato più caldo della norma e come anche il trimestre invernale, pur con la parentesi fredda di gennaio, sia risultato in genere un po’ più caldo rispetto alla media climatica di riferimento.
Siamo ora in grado di anticiparvi che anche marzo proseguirà sull’orma del mese precedente. A due terzi ormai del suo cammino l’anomalia climatica sfiora i 2°C sopra la norma ed anche se negli ultimi giorni del mese potrebbe tornare un po’ di freddo, non sarà sufficiente a cambiare le sorti del mese. E l’andamento è stato simile in quasi tutta Europa.
Marzo risulta al momento più caldo della norma un po’ su tutta Italia, con qualche eccezione limitata alla Sicilia orientale e con anomalie decrescenti andando da nord verso sud. Al Nord si raggiungono localmente valori di 3°C sopra la norma (anche oltre 3°C nelle aree montane), mentre al Sud l’anomalia si colloca generalmente sotto i 2°C e in qualche caso anche sotto 1°C.
Prosegue anche il periodo siccitoso, specie per il Nord Italia. In questo ambito la parte finale del mese potrebbe portare qualche novità positiva sulle aree alpine e al Nord Ovest.
Negli ultimi 12 mesi in Italia solo gennaio 2017 ha avuto temperature sotto norma, mentre maggio e ottobre 2016 le hanno avute nei pressi della media. Tutti gli altri mesi (9) hanno avuto temperature da poco a molto sopra la norma.
Si può anche non credere al Global Warming, sebbene tutti i dati e le evidenze smentiscano la sua inesistenza, ma non si può, dati alla mano, non certificare il “Local Warming” italiano. Non bastassero le Alpi sempre più spoglie di neve e ghiaccio, quando usciranno le medie climatiche del trentennio 1991/2020, l’impressionante scalino del riscaldamento climatico si mostrerà in tutta la sua evidenza.