In attesa del bilancio finale di ottobre, nel quale il caldo anomalo è stato protagonista indiscusso, anche settembre non è stato troppo da meno, con temperature nel complesso superiori alla norma, in virtù di un clima che ha assunto spesso sprazzi estivi.
In base ai dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (CNR-ISAC), le temperature sono risultate superiori alla media 1981-2010 di +1.27°C. Questo valore fa classificare settembre al decimo posto fra i più caldi della serie storica che parte dal 1800.
Nel complesso il mese di settembre è stato anche povero di piogge, in quanto l’Italia è stata interessata frequentemente dall’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo, che ha contribuito a condizioni di prevalente stabilità.
Questo predominio anticiclonico da un lato ha limitato gli eccessi di calura, ma dall’altra ha evidentemente posto una barriera invalicabile per le perturbazioni più organizzate, in genere transitate a latitudini piuttosto alte per poi ridiscendere sull’Europa Orientale.
Le uniche fasi piovose degne di nota sono state legate ad ondate d’instabilità con precipitazioni in prevalenza di natura temporalesca e a carattere circoscritto. Ciò ha comportato una distribuzione irregolare delle piogge
Nonostante lo sbilanciamento verso un clima più caldo del normale, le oscillazioni dell’anticiclone hanno comunque comportato variazioni di temperatura, ovvero un’alternanza fra periodi freddi e periodi più caldi, pur senza eccessi. Il clima ha avuto a tratti connotati autunnali, seguito da ritorni di scenari da piena estate.