L’Italia continua a restare stretta nella morsa di una Depressione, e allo stesso tempo sempre sotto l’influenza di correnti decisamente miti nel complesso, tali da mantenere un quadro termico dovunque ancora sopra le medie persino nelle zone colpite dai fenomeni precipitativi più frequenti e consistenti.
Emerge così un quadro piuttosto desolante per la catena dell’Appennino centro-meridionale, interessata nelle ultime 24 ore da fenomeni piovosi fino alle alte quote, addirittura fino ad altitudini prossime ai 2000 metri: in tal modo, il manto nevoso accumulato da fine Gennaio a quote inferiori è stato messo a dura prova.
Come correttamente previsto dai modelli matematici, il Vortice Depressionario, protagonista della scena sulle nostre regioni centro-meridionali, si è portato sullo Ionio, con i minimi alle varie quote che trovano ormai pressoché corrispondenza, a conferma di una lenta attenuazione a cui sta andando incontro l’intera struttura ciclonica, evolutasi a cut-off.
Attualmente, il minimo di pressione al suolo è posizionato appena al largo dell’est della Sicilia, con i corpi nuvolosi che seguono dunque l’andamento in senso antiorario attorno proprio al minimo barico, in particolare quello in quota posizionato leggermente più a sud.
L’intero sistema perturbato è al momento quasi stazionario, e soltanto nella giornata di domani si trasferità gradualmente verso l’Egeo.
Le precipitazioni più consistenti si trovano in prossimità del cavo ascendente del vortice, e in particolare fra Calabria, Puglia e Basilicata ionica, con modesta attività elettrica, decisamente più organizzata in aperto Ionio. La ritornante che invece colpisce gran parte delle regioni centrali è meno consistente.
Nel frattempo, un’incursione d’aria più fresca ed instabile dalla Valle del Rodano si è trascinata verso la Corsica e la Sardegna.
Tale impulso instabile è associato a una blanda ondulazione depressionaria che si ripropone sui nostri mari occidentali, e che temporaneamente alimenterà il vortice di Bassa Pressione sullo Ionio, mantenendo ancora condizioni di maggior maltempo fra basso Tirreno e settori ionici.
Una prima azione instabile temporalesca si è spinta fin verso le coste Algerine, ma ulteriore aria instabile giungerà nelle prossime ore a ridosso di Corsica e Sardegna, determinano ancora fenomeni d’instabilità convettiva.
Nel corso della giornata, si affaccerà un temporaneo promontorio stabilizzante da ovest, che man mano allontanerà verso est il vortice ora sullo Ionio.
Non s’annuncia l’arrivo di un promontorio stabilizzante di lunga durata, infatti la cella altopressoria di matrice Azzorriana tenderà a persistere relegata a latitudini medio-basse, permettendo dunque già lunedì l’arrivo di una perturbazione atlantica al centro-nord, più debole di quella sopraggiunta in questi giorni, che però per via della traiettoria molto bassa ha colpito solo marginalmente il Settentrione.