A conclusione del transito del tifone Cimaron, l’ennesimo che ha colpito il sud-est asiatico in questa intensissima stagione tropicale nel comparto del Pacifico, la conta dei morti sulle Filippine è passata a 14 persone ma, a parziale consolazione, c’è da sottolineare che questo intenso tifone ne ha provocati meno rispetto al suo predecessore Xangsane che ne causò addirittura 200.
Alle ore 5.00 locali il tifone è localizzato alla lat. 19.7° nord e long. 116.4° est, mantenendo un’intensità di tifone di 2° categoria con una pressione minima di 962hPa e venti a 160km orari.
Il tifone è attualmente entrato in fase di stallo ossia si muove molto lentamente (1.5 km/h) al punto tale che i modelli non riescono a definire una direzione chiara del suo spostamento entro le 48 ore, con una previsione di spostamento solo di pochi chilometri e con divergenze da modello a modello.
Secondo il Joint Typhoon Warning Center, Cimaron dovrebbe perdere rapidamente potenza e diventare una depressione tropicale entro 96 ore, quando si troverà ancora in pieno oceano.
Secondo il centro meteo Giapponese invece il tifone fra 72 ore dovrebbe mantenere la classificazione di tifone di Prima categoria, sempre posizionato in pieno oceano.
Anche sulla direzione ci sono notevoli divergenze fra i modelli tali da non poter avere un chiaro riferimento sul futuro del tifone e su dove possa dirigersi.
Rimane a questo punto solo da attendere le nuove emissioni dei centri meteorologici per avere nuovi dettagli su come evolverà Cimaron e se potrà essere un pericolo per altre zone costiere abitate di Cina, Vietnam o Taiwan.