Dalle proiezioni di due giorni fa il ciclone tropicale Sidr, stimato con possibile sviluppo nel golfo del Bengala fino alla quinta categoria, ossia la massima classificazione di un sistema tropicale, sembrava potesse impattare nelle coste meridionali con interessamento dell’India e del Bangladesh come sistema di prima categoria.
Le ultime proiezioni invece che mettevano come traiettoria proprio il Bangladesh con impatto da ciclone di quarta categoria, si sono dimostrate corrette.
La zona estremamente vulnerabile a questi fenomeni aveva già vissuto precedenti catastrofici proprio per la sua morfologia, con gran parte del territorio posta al livello del mare o addirittura sotto. Storicamente le catastrofi umanitarie più grandi nelle zone tropicali indicano proprio il golfo del Bengala come triste protagonista.
L’impatto avvenuto ieri alle ore locali 14:30 GMT pone Sidr come il secondo ciclone più intenso ad aver raggiunto il Bangladesh.
L’allerta scattata poco tempo fa potrebbe essere stata in parte vanificata dall’aumento della velocità del sistema tropicale che ha accelerato la sua corsa arrivando qualche ora prima del previsto. L’impatto è stato stimato con venti a quasi 250km orari e con pressione minima stimata a 928hPa come ciclone di quarta categoria nella zona di Sundarbans Forest appena a ovest di Calcutta.
Nella zona i gruppi di volontari e la croce rossa hanno predisposto un’evacuazione di massa di almeno 600.000 persone su una popolazione complessiva di 2 milioni di abitanti che abita la costa ma la situazione al momento non è definibile per la presenza di turisti non contabilizzata.
Secondo alcuni studi l’onda di marea in prossimità dell’occhio di un ciclone di quinta categoria dovrebbe essere prossima ai 15 metri. Per quel che riguarda Sidr invece è stata stimata una possibile onda di altezza compresa tra sei e otto metri, moltissimi in considerazione del fatto che impatteranno su una costa totalmente pianeggiante. Aspetti che potrebbero diminuire l’impatto dell’onda anomale sonol’orario che coinciderebbe con l’ora della basssa e il preciso punto di impatto che sarebbe prevalentemente occupato da foreste di Mangrovie.
Le ultime notizie dei media parlano già di centinaia di morti, oltre 200, ma la triste conta dovrebbe salire nelle prossime ore. Dopo il devastante episodio causato in zona dal ciclone Gran Bhola nel 1970 che portò alla morte di oltre 500.000 persone, la nazione decise di investire in Rifugi che però secondo testimonianze sarebbero in cattivo stato o addirittura in alcuni casi inutilizzabili e comunque utilizzabili da una limitatissima parte della estesa popolazione di quelle zone.
Attualmente il ciclone oramai declassato a tempesta tropicale si muove velocemente verso nordovest alla velocità di 40km orari con venti a circa 120km orari ed è localizzato alle coordinate geografiche con latitudine 25.5° Nord e longitudine 92.2° Est in territorio Indiano.