NUOVO ASSALTO ATLANTICO – Ci stiamo avviando alla conclusione di una settimana piuttosto turbolenta, nella quale l’autunno ha iniziato davvero a carburare con le prime piogge particolarmente abbondanti e diffuse, oltre alla neve ma solo in montagna. Non sono purtroppo mancati nubifragi ed episodi alluvionali. Possiamo comunque dire che si è avviata una vera svolta, considerando che ci attendiamo adesso il rapido avvicinamento di una nuova saccatura nord-atlantica, il cui perno si trova collocato ad ovest delle Isole Britanniche. Gradualmente, fin da domani, la nuova saccatura porterà ad un cedimento barico sul Mediterraneo Occidentale con la genesi di una depressione destinata a riportare maltempo. A complicare lo scenario resta ancora l’inossidabile presenza dell’anticiclone di blocco dinamico sull’Europa Orientale, che non facilita il normale scorrimento ad est delle perturbazioni atlantiche.
ULTIMI EFFETTI DEL CICLONE AL SUD ITALIA – Non a caso, proprio per effetto del muro anticiclonico ad est dell’Italia, abbiamo assisitito durante la settimana appena trascorsa ad una recrudescenza della depressione per più giorni sul Mediterraneo, culminata nella giornata di ieri (7 novembre) con l’approfondimento esplosivo di un insolito vortice (denominato Quendresa dall’Università di Berlino) che ha acquisito caratteristiche del tutto simili ai cicloni tropicali. Tutto ciò è accaduto per i contributi di calore nord-africani, a seguito dell’isolamento della depressione (cut-off), e la superficie marina ancora calda in quel tratto di mare a sud della Sicilia. Fino a questa mattina l’occhio del ciclone si trova a ridosso della costa est della Sicilia, poi si è andato a spostare verso sud/est indebolendosi. L’influenza del vortice ciclonico ha comunque determinato ulteriori precipitazioni sparse sul Sud e sulla Sicilia, via via più sporadiche.
VERSO NUOVO PEGGIORAMENTO – La vecchia perturbazione, legata al suddetto vortice mediterraneo, ha comportato qualche residua precipitazione anche lungo le regioni di Nord-Est ed i versanti adriatici. Maggiori sono invece state le aperture sui versanti di ponente, specie Nord-Ovest e Sardegna. Ma alle porte vi è già la nuova perturbazione, con le prime nubi più avanzate che si portano già a ridosso della Sardegna.