Il comparto centro-occidentale europeo resta preda di nuvolosità diffusa, clima fresco e frequenti precipitazioni, mentre sulle nazioni orientali del Continente non mancano temporali derivanti dal contrasto fra l’aria fresca del vortice e quella più calda richiama dalle basse latitudine. La novità più saliente dell’immagine satellitare odierna è rappresentata dal bacino centro-occidentale del Mediterraneo, il quale appare quasi interamente sgombro di nubi significative. Certo, l’instabilità non è scomparsa e per questo sulle zone interne dell’Italia si osservano importanti nuclei nuvolosi che localmente degenerano in scrosci di pioggia temporaleschi, ma la serenità del cielo sul mare denota un incremento della pressione atmosferica che regalerà una domenica decisamente più soleggiata su una buona parte dell’Italia.
L’eruzione del vulcano d’Islanda torna d’attualità: l’attività eruttiva dell’Eyjafjallajokull si è intensificata negli ultimi 3 giorni, accompagnata da un aumento di scosse sismiche ed esplosioni. L’osservazione odierna del vulcano mostra come prosegue senza molti tentennamenti la nuova fase fortemente energica con l’immissione di ingenti quantitativi di cenere in atmosfera, peraltro in parte visibili anche dall’immagine satellitare Meteosat dallo spazio vista in precedenza.
L’apice del nuovo risveglio del vulcano si è avuto nella giornata del 6 Maggio, quando una nuova colonna di ceneri si è alzata a quasi 10 chilometri d’altezza, giungendo fin da ieri sui cieli iberici a causa delle attuali correnti in quota mediamente settentrionali. In base agli ultimi bollettini del VAAC, Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche per la sicurezza dei voli aerei, parte della nube si starebbe avvicinando verso l’Italia, trasportata dalle correnti d’alta quota provenienti proprio dalla Penisola Iberica