Forti piogge, Nordovest in crisi:
purtroppo le poco rosee prospettive modellistiche stanno trovando conferma nelle forti piogge che stanno coinvolgendo le regioni Nord occidentali. E’ l’effetto deleterio di una perturbaazione atlantica che tra oggi e mercoledì attraverserà l’intera Penisola.
Si profila un breve intermezzo africano…:
la perturbazione verrà sostituita da un promontorio anticiclonico di natura africana, che verrà innescato da una nuova saccatura ciclonica sull’Atlantico portoghese. L’impennata africana determinerà un ovvio miglioramento, tuttavia la risalita termica potenzialmente vivace verrà inibita – almeno in parte – da refoli d’aria fresca legati ad un nucleo artico.
Italia tra due fuochi:
da un lato l’Atlantico, dall’altro l’Artico. E nel bel messo il promontorio africano, che per qualche giorno stringerà la mano al parte continentale scandinavo. Il ponte tra le due figure anticicloniche sarà flebile e subirà l’opera erosiva sia delle correnti atlantiche, sia dell’aria fredda. C’è da capire quale tipo di circolazione prevarrà sull’altra e dagli aggiornamenti modellistici odierni pare che i muscoli atlantici siano più tonici ed esplosivi.
Chi la spunterà tra Atlantico e Artico?:
Forse definire la rimonta anticiclonica “Ottobrata” è eccessivo, perché il termine presuppone una fase anticiclonica di una certa durata. Sembra infatti sia destinata a risolversi nell’arco di qualche giorno, dopodiché verremo coinvolti nelle spire della circolazione Artica che dovrebbe convogliare parte dell’aria fredda – ovviamente in riferimento al periodo stagionale – sulle nostre regioni. Si verrebbero a creare i presupposti essenziali per locali condizioni d’instabilità.
Tornerà il maltempo?:
Attorno a metà mese sembra che il Mediterraneo divenga sede ciclonica. Abbiam detto della prevalenza dell’Atlantico, però c’è da dire che in seguito la struttura potrebbe fondersi col nucleo artico creando così un ampio lago perturbato.
Focus: il tempo sino al 17 ottobre 2010
La perturbazione attraverserà la Penisola nel giro di 48 ore, causando maltempo prima al Centro e poi al Sud. In seguito giungerà un campo anticiclonico di natura africana che determinerà un miglioramento. Saliranno le temperature, ma poco, anche perché si attiverà una circolazione orientale che porterà un po’ d’aria fresca.
Nel frattempo, da ovest, si avvicinerebbe un’altra perturbazione atlantica ed è probabile che inneschi una fase di maltempo libacciosa a cominciare dalle regioni del Nord e a seguire le restanti aree peninsulari. L’opera erosiva non si limiterebbe soltanto al fianco anticiclonico occidentale, potrebbe coinvolgere anche quello orientale e la causa sarebbe attribuibile al nucleo d’aria fredda d’origine Artica.
Evoluzione sino al 22 ottobre 2010
Si verrebbe a creare un ampio lago ciclonico e le condizioni meteo peninsulari potrebbero esserne condizionate pesantemente.
In conclusione.
L’Autunno sta progredendo e pian piano si iniziano ad intravedere i primi cenni del freddo, soprattutto sul comparto orientale europeo. Il primo nucleo freddo si avvicinerà pericolosamente nei prossimi giorni e non è ancora detto che possa avere maggiori ingerenze di quelle attribuitegli finora.