Caldo intenso:
l’abbiamo definita, a ragion veduta, la più intensa e duratura ondata di caldo dell’estate. Forse perché l’estate s’è fatta attendere, o forse perché l’Alta Africana soffriva altre soluzioni bariche. Ma poco importa. Quel che importa è che il caldo inusitato dell’ultimo decennio appare come un ricordo sbiadito. Ciò detto, il rialzo termico che ha coinvolto le nostre regioni – soprattutto le Meridionali e le Insulari – è stato notevole. Il clou verrà raggiunto tra oggi e domani, quando i termometri potrebbero far segnare localmente picchi di 40°C.
Atlantico, e non solo:
si è discusso, più volte, circa la sorprendente vigoria della Depressione d’Islanda. Così come si sottolineò, in varie occasioni, l’ostinazione del blocco Scandinavo. Elementi che hanno un evidente concorso di colpa nell’incentivare la tediosa instabilità dei mesi scorsi. Elementi che ad oggi, invece, appaiono meno convincenti. O meglio, uno dei due è stato demolito: il muro anticiclonico. Al suo posto si sta venendo a creare un altrettanto ampia falla ciclonica i cui effetti – nel bene e nel male – si ripercuoteranno anche in Italia.
Il Break di Ferragosto:
a livello termico sarà più incisivo di quanto ipotizzabile sino all’altro ieri. La maggiore invadenza atlantica convoglierà tantissima aria fresca e le temperature crolleranno. Un vero e proprio tracollo, che localmente raggiungerà punte di 10°C. Ciò significa che molte città d’Italia finiranno sotto media, o comunque su valori prossimi alla norma. Ad acuire la sensazione di fresco sulla pelle arriveranno i venti: prima occidentali, poi settentrionali.
Che altalena!:
abbiamo osservato, come consuetudine, l’andamento del profilo termico peninsulare e siamo rimasti sbalorditi. La ragione? La rapida, anzi, la rapidissima ripresa termica conseguente il break suddetto. Si dovrebbe passare dalle anomalie termiche negative a nuove deviazioni positive, con rialzi anche di 8-10°C al Sud e nelle due Isole Maggiori. Sapete cosa significa? Che nell’arco di alcuni giorni, in talune zone d’Italia, si potrebbero realizzare sbalzi di 15-20°C!
Ma quali sono le cause?:
Beh, certamente l’Anticiclone Africano. Dovrebbe spingersi sull’Italia sfruttando l’ellitticizzazione dell’ampia depressione nord europea, capace di estendersi verso l’Atlantico Portoghese. Dinamiche ampiamente conosciute ed assodate, ma visto l’arco temporale comunque ampio sarà bene tornarci su con più calma ed elementi barici più convincenti.
Focus: evoluzione sino al 26 agosto 2014
Le condizioni meteorologiche del weekend di Ferragosto sono state ampiamente dibattute in sede d’analisi previsionale. Ribadiamo la vigorosa rinfrescata per venti prima occidentali e poi settentrionali, così come confermiamo la comparsa di temporali sparsi nelle regioni Centro Settentrionali. A seguire, nei primi giorni della prossima settimana, interverrà un rapido miglioramento che ripristinerà condizioni di stabilità prevalente e faciliterà un ritorno verso temperature più consone all’ultima decade di agosto.
Temperature destinate ad aumentare rapidamente a partire dal 20, quando potrebbe riapparire sulla scena l’Anticiclone Africano. Dovrebbe focalizzarsi maggiormente al Sud e nelle due Isole Maggiori, ma anche sulla gran parte delle regioni Centrali. L’ondata di caldo rischia di rivelarsi addirittura più vigorosa dell’attuale. Al Nord, invece, l’Atlantico sembrerebbe in grado di mantenere una certa influenza limitando il rialzo termico e mantenendo in auge una discreta instabilità diurna.
Evoluzione sino al 31 agosto 2014
Nel quadro di variabilità atmosferica descritta, potrebbe inserirsi un nuovo vivace break rinfrescante entro la fine del mese di agosto. Anche stavolta sarebbe l’Atlantico a garantire il rientro nei ranghi.
In conclusione.
Estate che si è ripresa proprio nel mese vacanziero per antonomasia, agosto, e che potrebbe mostrarci i muscoli almeno un’altra volta.