Il Centro Meteo (ECMWF), come abbiamo espresso in un altro articolo, non individua la rottura del bel tempo per il 19 agosto circa, ma vede solo un lieve calo di temperatura all’interno della sesta ondata di calore. Ma quel che appare veramente inquietante è la previsione successiva, dove viene prospettato un incremento rilevante della temperatura su tutta Italia.
Il periodo di previsione non è esageratamente distante da oggi, ma considerato che i due principali modelli matematici di previsione presentano ampie differenze già sul medio termine, suggeriamo di prendere in considerazione questa linea di tendenza con estrema riserva.
Quindi a 168 ore, attorno al 20 agosto, il modello matematico europeo vede un lieve refrigerio della sesta ondata di calore dell’estate 2017, per poi prospettare un repentino e imponente riscaldamento nel periodo successivo fino alle 240 ore (ultimo giorno di previsione del modello matematici), ovvero attorno al 24 agosto.
Quindi il modello matematico ECMWF prospetta una recrudescenza della sesta ondata di calore, che come abbiamo detto, avrà il suo i picchi massimi nella penisola iberica, dove si potrebbero avere temperature estreme, tali da abbattere diversi record storici.
In passato abbiamo avuto vari ondate di calore dopo Ferragosto, ma qui ci troviamo di fronte alla prosecuzione di una serie di anomalie climatiche che inizia mesi fa, e che non intende cessare.
Il susseguirsi di ondate di calore è preoccupante, perché aggrava la siccità, ma soprattutto perché dopo Ferragosto dovrebbe esserci al Rottura dell’Estate, dovrebbero tornare le piogge anziché queste tempeste di calore dal Sahara.
Piuttosto, anche il modello matematico americano individua per il periodo attorno al 23-25 agosto una recrudescenza della fase di caldo, anche se non con la medesima intensità del modello matematico europeo.
Insomma, per sapere come andrà, dovremmo attendere l’evoluzione delle prossime elaborazioni degli elaboratori.
L’articolo è stato redatto sulla base delle emissioni di ECMWF e GFS – run 00Z del 14 agosto 2017.
ULTERIORE AGGIORNAMENTO
Tende ad aumentare la possibilità che il guasto visto dal modello matematico americano attorno al 19, sia meno rilevante di quanto proposto dal medesimo in precedenza.
Questo determina un aumento di affidabilità della previsione indicata dal modello matematico europeo, che propone una marcata ondata di calore, peraltro anche duratura.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.