Come previsto, sabato 18 aprile vi è stato un autentico crollo delle temperature nella Mitteleuropa, a distanza di sole 48-72 ore da una fiammata estiva che da ovest a est aveva interessato tutta la regione tra giovedì e venerdì.
In Repubblica Ceca è caduta la neve già oltre i 6-700 metri, imbiancate Cervena (750 m), Svratouch (735 m), Polom (747 m), Pec Pod Snezkou (816 m). 8,2°C la massima a Praga-Ruzyne, dove il 15 si erano raggiunti i 22,9°C e il 16 i 21,1°C.
In Austria, 11,2°C la massima di sabato 18 aprile a Vienna-Schwechat, dove solo due giorni prima si erano toccati i 25,8°C. Neve a Weitra a quota 571 metri.
Crollo termico e neve sui rilievi sabato già a quote alto-collinari anche in Slovacchia. 6,8°C la massima ai 700 m di Poprad, dove in serata ha iniziato a nevicare e dove giovedì 16 il termometro aveva raggiunto i 22,3°C.
Anche sul versante polacco dei Tatra la neve è scesa fino a bassa quota. A Zakopane (m 857), la “capitale” degli sport invernali del paese, la massima sabato 18 aprile si è fermata a 1,2°C (19,5°C la massima di giovedì 16) e ha nevicato per buona parte della giornata. Qualche breve rovescio di neve tonda anche a Varsavia.
Nell’ultima notte gelate diffuse hanno interessato fino in pianura tutta la regione centrale europea, dalla Germania, all’Austria, la Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, fino a Slovenia, Croazia e Romania.