I segnali d’indebolimento dell’Anticiclone sulle nostre regioni sono ormai sempre più tangibili: il debole cavo d’onda dal Mediterraneo occidentale ha ormai fatto ingresso sui nostri mari, determinando l’estensione a gran parte delle regioni del flusso più umido afro-mediterraneo con velature su molte zone del centro-sud e più consistenti in Sardegna, ove si rileva anche qualche isolata precipitazione.
Tale ulteriore calo del campo barico in quota sta favorendo infiltrazioni d’aria più fresca in quota provenienti dal nord Europa dirette verso il nord Italia, il tutto collegato ad un fronte freddo che ha appena valicato l’arco Alpino centro-orientale. Il travaso d’aria fresca da nord-est verrà presto avvertito anche nei bassi strati al seguito del transito frontale, grazie a una configurazione assai congeniale col cuore forte dell’Alta Pressione in spostamento sul Regno Unito.
Le temperature al suolo, sia pure in calo, sono ancora generalmente piuttosto alte: da ciò nascono i contrasti termici con l’aria più fresca in afflusso alle quote superiori. L’area dove si sta manifestando al momento l’instabilità più consistente è quella compresa fra Appennino Ligure, Tosco-Emiliano e Romagnolo. Temporali coinvolgono anche parte della pianura emiliano-romagnola, specie tra Bologna, Ravenna e Forlì.
In precedenza, nella scorsa notte, si sono avute le prime incursioni temporalesche su zone alpine centro-occidentali, e anche isolamente sulle aree di pianura pedemontane. L’atteso flusso da nord-est potrebbe determinare ulteriore instabilità per domani sulle Alpi occidentali, ma con fenomeni di limitata durata ed intensità.
Lo spostamento ulteriore del cavo d’onda verso est porterà una crescente temporanea instabilità anche su zone Appenniniche del centro e sulle regioni meridionali, ove assisteremo all’isolamento in cut-off, nel corso del week-end, della debole saccatura insinuatasi sulle nostre regioni.
La tendenza per la prossima settimana, vede il proseguimento pur con lievi intoppi di una fase settembrina più vicina all’estate che non all’autunno, e i segnali d’incisivo generalizzato peggioramento per la parte centrale del mese appaiono sempre più flebili.