Quella odierna sarà una giornata di passaggio tra un inizio settimana all’insegna del tempo prettamente primaverile ed un prosieguo figlio di un’azione perturbata proveniente dall’Oceano. Primo passo osservabile oggi, a seguire ci attendono giorni uggiosi, tra meteo instabile, pause di variabilità, localmente perturbato. Causa un’azione depressionaria atlantica mai doma, i cui effetti si rendono importanti dagli albori del mese di febbraio.
Ora, da previsione, assistiamo ad un notevole rinforzo della depressione d’Islanda, con sistemi nuvolosi annessi al passaggio di diversi minimi di pressione secondari tra Europa Centrale, occidentale e settentrionale. Mediterraneo invece ai margini dei primi peggioramenti, segnato invece da un temporaneo richiamo stabilizzante per cedimento barico ad Ovest della Penisola iberica.
Copione rivisitato svariate volte ma che, come dicemmo recentemente in un altro editoriale, non avrà modo d’isolare nessuna figura ciclonica in quota tra Portogallo e nord Africa, scongiurando in tal modo possibili “ritorni” precoci di fiamma. Certo, le ultime 72 ore hanno portato un deciso aumento delle temperature su tutte le nostre regioni, in particolare sui settori di Ponente. Il clima s’è mostrato primaverile, o meglio, tardo primaverile, con valori da far invidia alla fine di aprile ai addirittura ai primi di maggio.
Tornando al meteo previsto per la giornata odierna, apparentemente non vi sono ancora delle grosse novità rispetto a ieri. Il cielo non presenta ancora segni evidenti di prossimo peggioramento e le nebbie, elemento caratterizzante della fasi anticicloniche autunnali e primaverili, rappresentano l’elemento caratterizzante del mattino in particolare nella pianura emiliano-romagnola, lungo le coste del medio Tirreno, vallate appenniniche, coste del medio ed alto Adriatico, litorali e vallate della Sardegna e della Campania.
Si segnala il passaggio di un copro nuvoloso tra Sardegna e canale di Sicilia, figlio di infiltrazioni d’aria umida oceanica in quota. Potrebbe rappresentare il primo segnale dell’imminente cambio di marcia. Ma per avere conferma basterebbe osservare con attenzione l’immagine satellitare del primo mattino per rendersi conto del vasto sistema nuvoloso esteso dalla Penisola Iberica fin verso la Penisola Scandinava meridionale.
A breve giungeranno i primi intensi addensamenti lungo l’arco alpino occidentale, a seguire copertura in aumento su prealpi e zone di pianura, riviera ligure poi verso Emilia Romagna, regioni Nord orientali ed alto Tirreno. A metà giornata vi saranno le prime precipitazioni, con piogge sparse in particolare su Ovest Piemonte, Valle d’Aosta e Levante ligure, mentre la neve cadrà sulle Alpi oltre i 1600-1800 m.
Al pomeriggio graduale intensificazione degli stessi con estensione a tutta la Liguria, all’alta Toscana e Nordovest dell’Umbria, così come su Veneto, Friuli ed Alto Adige. Ancora nevicate sulle Alpi oltre i 1500-1600 m. Locali piovaschi potrebbero raggiungere la Sardegna nelle ore serali. Medio Tirreno e medio Adriatico assisteranno ad un notevole aumento della copertura stratiforme, mentre il Sud, eccetto lieve nuvolosità sulla Campania, godrà di un’altra giornata dal tempo stabile. Denominatore comune il calo termico un po’ su tutte le regioni, mentre i venti saranno ancora deboli.