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Cede l’Anticiclone ma ancora caldo al Sud, linea instabile sul Triveneto

di Mauro Meloni
08 Ago 2008 - 20:50
in Senza categoria
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Maggiori passaggi nuvolosi si evidenziano sulla nostra Penisola, con il Triveneto visibilmente interessato da attivi nuclei temporaleschi, derivanti dall'intrusione di masse d'aria fresche in quota. Copyright 2008 Eumetsat.
Lo scorrimento verso l’Europa Centrale della vasta onda depressionaria d’origine nord-atlantica sta causando un netto cambiamento dello scenario barico anche sul cuore centrale del bacino del Mediterraneo, con lo sfondamento di correnti più fresche provenienti dalle terre francesi.

Dopo svariati giorni di pesante dominio di una forte struttura di Alta Pressione, quest’invasione di correnti oceaniche consentirà un ricambio d’aria favorevole ad una graditissima tregua dal caldo, il quale soprattutto al Centro-Sud ha toccato il culmine fra ieri ed oggi.

Il sistema frontale osservato nella giornata di ieri non ha causato particolari scossoni meteo, in quanto la parte più attiva del transito perturbato ha interessato le aree a nord dell’Arco Alpino, con imponenti nuclei temporaleschi su alcuni settori centro-meridionali della Germania.

Nuovi impulsi nuvolosi sono giunti nella prima parte del giorno in direzione delle Alpi Centro-Orientali, con sbuffi d’aria più fresca penetrati anche sulle zone di pianura del Triveneto, ove sono peraltro scoppiati numerosi temporali per lo scontro fra aria fredda in quota e quella più calda-umida pre-esistente, ancora in azione nei bassi strati.

I temporali si sono portati in queste ore sull’Alto Adriatico, con un nucleo molto attivo in azione sul Golfo di Venezia. Altri temporali si sono sviluppati sull’arteria appenninica fra Toscana Orientale ed i rilievi umbro-marchigiani, grazie all’interazione di isoterme più fresche in quota con lo scorrimento d’aria molto umida negli strati a contatto col suolo.

L’erosione barica si fa progressivamente sentire a tutte le quote sui nostri territori, con lo spostamento del promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale in direzione della Penisola Ellenica. L’avvezione calda, richiamata dall’onda depressionaria in scorrimento sull’Europa continentale, ha interessanto ancora buona parte del Centro-Sud del Paese.

Le temperature più alte, come occasionalmente accade nella fase conclusiva delle fiammate d’origine nord-africane, hanno interessato la Puglia, la Sicilia e la Sardegna Meridionale, con punte che tuttavia non hanno raggiunto valori eccessivi, fermandosi attorno ai 37-38 gradi. Lungo i settori tirrenici le temperature si sono tenute più basse, ma con la sgradita compagnia dell’alta concentrazione d’umidità relativa, mix favorevole all’afa con condizioni disagevoli per l’organismo.

Da sottolineare le temperature molto elevate anche lungo la Riviera Romagnola, per l’azione di correnti sud-occidentali surriscaldata dalla forzata discesa dai crinali appenninici. Rimini ha raggiunto i 37 gradi, mentre Cervia si è fermata a 36 gradi, ma si tratta di valori anche in questo caso fortunatamente accompagnati da tassi d’umidità molto bassi.

Quest’accesa contrapposizione di masse d’aria radicalmente differenti in zone ristrette alle varie quote è alla base della fenomenologia intensa già citata lungo le coste venete, in movimento verso oriente.

Non si realizzerà la discesa dei nuclei temporaleschi lungo le coste del medio-basso versante adriatico, in quanto l’Anticiclone libico reggerà il confronto e da ovest si realizzerà una nuova rimonta barica, che tenderà ad accelerare la traslazione dell’onda depressionaria verso l’Europa Centro-Orientale, garantendo un week-end stabile su tutta la Penisola.

La rimonta barica dal Vicino Atlantico favorirà un veloce ritorno del caldo fin da inizio settimana, poiché la vivace attività depressionaria atlantica tenderà a determinare l’avvicinamento di nuove saccature, che disturberanno il Nord, mentre esporranno il Centro-Sud alle rimonte stabilizzanti di matrice sub-tropicale, che caratterizzeranno i giorni d’avvicinamento al Ferragosto.

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