La parentesi d’instabilità, che coinvolge gran parte d’Italia, non sta certamente risparmiando le regioni settentrionali. Il motivo di tutta quest’agitazione temporalesca è facile da spiegare: una goccia fredda sta vagando a nord delle Alpi e si è spostata verso la Francia, provvedendo a determinare condizioni meteo più instabili soprattutto sulle regioni del Nord-Ovest. Piogge e rovesci non si sono limitate alle ore centrali del giorno, ma erano parzialmente presenti fin dal mattino soprattutto sul Piemonte e sulla fascia alpina e prealpina centro-orientale.
L’affollamento di nuvolosità è poi sfociata in temporali maggiormente diffusi nelle ultime ore pomeridiane: nonostante le correnti meridionali in quota, richiamate dal vortice sulla Francia, i fenomeni stanno interessando anche diverse zone della Val Padana. In linea di principio le aree temporalesche prediligono le zone maggiormente prossime ai maggiori rilievi montuosi, ma in questo frangente il parziale riscaldamento avvenuto in pianura ha incentivato direttamente sulla Val Padana i moti convettivi più significativi, soprattutto per quanto concerne le alte pianure di Piemonte e Lombardia, ma anche fino al pavese ed al piacentino.
I temporali hanno invece parzialmente risparmiato le zone di montagna alpine, ove il clima è rimasto relativamente fresco per il grigiore presente da inizio giornata, con precipitazioni che hanno continuato ad assumere carattere nevoso anche a quote localmente inferiori ai 2000 metri.