Sulle Alpi Occidentali il tempo sarà variabile fino al 31 Dicembre, la sera del 31 il tempo tenderà a peggiorare con un aumento della nuvolosità e tra la notte del 31 e il pomeriggio del 1 avremo alcune deboli precipitazioni generalmente poco significative. Solo sulle zone di confine della Valdigne, del Cervino e in Ossola le precipitazioni probabilmente risulteranno più consistenti.
Come accennato precedentemente però la quota neve sarà alta e quindi per vedere un paesaggio invernale bisognerà essere oltre i 1800mslm. Dopo un temporaneo miglioramento, tra il 3 e il 4 Gennaio probabilmente avremo un nuovo disturbo con gli stessi effetti, ma con la neve che potrebbe scendere (anche se in quantità scarsa) fin verso i 1500mslm.
Durante il miglioramento, il cielo potrebbe risultare offuscato dalle nuvole lungo la Dorsale, mentre nelle altre zone probabilmente soffieranno venti di ricaduta che potrebbero creare dei problemi all’apertura degli impianti di risalita, in particolare a livello di telecabine e funivie.
Nel versante estero delle Alpi Occidentali, in particolare nella zona di Chamonix, invece il tempo risulterà sempre grigio con precipitazioni anche molto abbondanti alternate a delle pause. Anche in quel caso la neve cadrà dapprima a quote elevate e poi tenderà a scendere di quota (fin verso i 1400mslm).
Anche sulle Alpi Centrali ed Orientali il tempo risulterà abbastanza grigio alternato a delle schiarite, il 31 Dicembre e nei giorni a seguire. Anche su queste zone purtroppo arriveranno delle precipitazioni scarse che porteranno un paesaggio invernale solo alle quote più elevate.
Termicamente aumenterà la sensazione di freddo per via dell’aumento dell’umidità nell’aria, mentre le temperature potrebbero subire una lieve diminuzione su tutte le zone Alpine dal 2 Gennaio, ma restare sempre oltre la norma.
Come in precedenza, sconsiglio le sciate fuori pista (ad esclusione delle zone dell’Ossola) per la scarsità di neve presente al suolo, anche se ritengo che il pericolo valanghe resterà piuttosto basso e personalmente credo si posizionerà su tutto l’Arco Alpino tra il grado 1 e il grado 2. Solo sulle zone di confine della Valdigne il pericolo valanghe potrebbe salire a 3 oltre i 2000mslm con le precipitazioni previste.
Purtroppo le condizioni meteo tenderanno a peggiorare la qualità della neve presente sulle piste in particolare sotto i 2000mslm a causa dell’aumento di umidità e se al mattino la neve sarà bella, al pomeriggio probabilmente tenderà a diventare dura e gessosa e quindi raccomando attenzione mentre sciate. Dopo i recenti incidenti ricordo che è di buona norma non andare veloci con piste affollate. A chi va fuoripista, anche se il pericolo valanghe è basso, consiglio di portare con sé sempre l’ARVA.
Le temperature notturne comunque permetteranno ai gestori degli impianti di risalita di utilizzare l’impianto di innevamento artificiale con rendimenti buoni generalmente oltre i 2000mslm. Nei giorni a seguire tale impianto potrà essere utilizzato anche a quote più basse, ma per via dell’elevata umidità la neve artificiale prodotta sotto i 2000mslm potrebbe risultare di discreta – scarsa qualità e di pesante lavorazione. Sulle Alpi Occidentali i venti di ricaduta potrebbero rendere l’aria secca con la possibilità di produrre neve artificiale fin verso i 1200mslm, ma in caso di vento sconsiglio caldamente l’utilizzo dell’impianto perché la neve viene portata dappertutto tranne dove serve.
In conclusione d’articolo auguro a tutti un Buon 2007 dandovi appuntamento al week-end dell’Epifania.